“Questa amministrazione garantisce il rispetto della legalità e, quando sono stati effettuati sgomberi non oltre tollerabili per situazioni di illegalità perdurante, ha comunque sempre agito in modo attento ai diritti delle persone”. Lo puntualizza l’assessore alle politiche sociali Stefania Saccardi. “Nel caso dello sgombero dell’ex scuola Caterina dei Medici - ricorda Saccardi - c’erano 200 persone che sono state ospitate nella struttura del Fosso macinante e poi, sempre con metodi di correttezza e pacifici, sono state spostate in parte alla Madonnina del Grappa e in parte sono stati inserite nel progetto Paci.
Tengo a sottolineare che anche la città ha mostrato una attiva risposta solidale: alcuni alberghi hanno regalato materassi, mentre le reti sono state messe a disposizione dalla Asl”. “Anche per l’ex ospedale Meyer - continua Saccardi - abbiamo utilizzato lo stesso metodo. Anche qui c’erano circa 200 persone, che sono state in gran parte inserite nella foresteria Pertini, immobile che questa amministrazione ha recuperato e destinato all’accoglienza e alle emergenze abitative. Gli ex occupanti del Meyer sono rimasti alla foresteria per cinque mesi e sono usciti inseriti in progetti di inclusione”.
“Infine - aggiunge Saccardi - la legalità è stata ripristinata anche nel mercatino multietnico, divenuto negli anni un ricettacolo di rifiuti e attività irregolari”. “Tutte queste operazioni - conclude l’assessore - sono avvenute di concerto con la polizia municipale, nel rispetto delle persone e delle regole, e di questo ringrazio sentitamente la comandante Antonella Manzione”. “Firenze è una città dell’accoglienza che si dimostra molto attenta alle esigenze dei richiedenti asilo e dei rifugiati: i numeri dimostrano che l’amministrazione punta all’inserimento sociale e lavorativo delle persone.
Per questo troviamo che proteste come quelle delle ultime ore siano insensate”. afferma ancora l’assessore alle politiche sociali Stefania Saccardi. “Il Comune - spiega Saccardi - ha attivato due progetti principali per i richiedenti asilo e per i rifugiati. Si tratta del progetto Paci, per 130 persone all’Hotel Real (dal costo di due milioni e 600 mila euro l’anno che arrivano dal ministero dell’Interno), e del progetto Sprar a Villa Pieragnoli per 45 posti che stiamo cerando di aumentare a 55 (dal costo di 800 mila euro l’anno con fondi al 70% del ministero dell’Interno e al 30% del Comune).
In più il Comune ha attivato progetti specifici per i più vulnerabili tra i richiedenti asilo: in particolare il progetto Demetra (con risorse del Fondo sociale europeo) per 23 persone con disturbi psicofisici o che hanno subito torture. Altre persone sono state accolte nell’ambito dell’accoglienza invernale (21) e nell’accoglienza ordinaria (172). Il Comune in questo momento ha accolto anche 25 persone provenienti da Lampedusa. In totale nel 2010 sono state accolte 310 persone. Altre persone sono in lista di attesa per rientrare nei progetti: sono ad ora 83, 17 donne e 66 uomini, 61 somali".
“Il 79% delle persone accolte - ha continuato Saccardi - hanno fatto corsi di italiano, 128 persone sono state iscritte a corsi di formazione professionale, 85 utenti sono stati coinvolti nella ricerca autonoma attiva di un lavoro, 42 hanno fatto un percorso individuale borsa lavoro per 250 ore, 49 persone hanno avuto borse-alloggio per la ricerca di affitto. Tutti usufruiscono di tre pasti al giorno, che tengono conto anche di diete mediche e precetti religiosi o culturali. Tutte le persone accolte nelle strutture godono della residenza all’interno delle strutture stesse che permette loro di attivare il processo di ricerca di un lavoro e godono di un protocollo sanitario con la Asl che garantisce la tutela della propria salute”.
“Si tratta di numeri e interventi molto rilevanti - ha concluso Saccardi - che dimostrano come Firenze sia una città accogliente verso i richiedenti asilo e i rifugiati e in generale verso le persone più disagiate. Per questo riteniamo che una protesta come quella vista ieri in piazza Bambini e bambine di Beslan sia insensata e ingiustificata”.