"L'area metropolitana della Toscana centrale già esiste, almeno in parte. Lo dicono i numeri ed ha caratteristiche tali da farne un'area dalle grandi potenzialità: lo spiega il ricercatore e direttore dell'Irpet, l'istituto di programmazione economica della Toscana, Stefano Casini Benvenuti, che sempre ieri a Prato ha elencato i numeri di Pil, export, occupazione, bilancia commerciale, saldo commerciale e turistico, tutti più alti rispetto al resto della regione. "L'area metropolitana c'è insomma, ma manca forse quel salto di qualità per farne un progetto politico compiuto.
Ed è quello che dobbiamo fare ora” interviene l'assessore alle riforme della Toscana on. Riccardo Nencini, che ad una grande riforma istituzionale che coinvolge anche l'area metropolitana sta da alcuni mesi lavorando. “L'area metropolitana va fatta, è evidente” spiega, sgombrando il campo da ogni dubbio ed equivoco. “I dati economici confermano tutti la forza di quest'area nella sua dimensione di coesione” prosegue. “Per stare nella globalizzazione servono servizi infrastrutturali più efficienti, più articolati e più robusti e quest'area è nelle condizioni di fornirli” chiarisce.
Ed ecco il salto di qualità, indispensabile. “L'ho già detto mesi fa e lo ripeto – sottolinea - E' necessario un gentlement agrement tra le istituzioni e soprattutto tra le tre province dell'area, che già lavorano assieme e insieme stanno affrontando alcuni nodi importanti di questo grande territorio”. L'assessore Nencini qualche mese fa aveva indicato la strada possibile nell'associazione delle tre province di Firenze, Prato e Pistoia per gestire insieme settori comuni. “Dopo le sperimentazioni di questi anni siamo ora nelle condizioni e nella necessità di passare ad un lavoro più compiuto e più risoluto sulle funzioni pilota dell'area - dice sempre l'assessore – .
Ne trarrebbero benefici i cittadini, grazie a costi minori e servizi migliori. Ci guadagnerebbe l'economia della regione nel suo complesso, poiché avremmo un'area in grado di essere competitiva con le maggiori aree industriali e che producono servizi d'Europa”. L'intelaiatura dell'area metropolitana della Toscana centrale c'è ed è stata costruita anni fa. C'è anche la volontà a collaborare. Al tavolo istituzionale dell'area metropolitana, guidato dalla R egione e a cui siedono le tre province, i tre comuni capoluoghi e il circondario empolese, si lavora per definire i dettagli di progetti interprovinciali e i confini di un'area di comune dibattito e confronto.
“Ma è una collaborazione affidata alla soggettività dei singoli attori politici e dei presidenti di provincia di turno – conclude Nencini - Ora dobbiamo passare dalla fase 2 alla fase 3”. Quella in cui questa collaborazione dovrà essere codificata.