Un momento di riflessione per parlare di Firenze e per evidenziare un legame storico tra Esercito Italiano e città. Questo è stato lo scopo che ha animato la giornata di studi “Palazzo S. Caterina. 150 anni di storia”. A fare da padrone di casa il Comandante del Comando Esercito Toscana, Generale di Corpo d’Armata Marco Bertolini che, dopo aver introdotto l’argomento e sottolineato la bella collaborazione nata tra Forza Armata e Lions Club Medio Valdarno, ha lasciato la parola al moderatore del dibattito: Paolo Ermini direttore del Corriere Fiorentino.
A dare la giusta connotazione storica il professor Ugo Barlozzetti (Membro della Società di Storia Militare Italiana). La tavola rotonda è proseguita con gli interventi del Generale di Divisione Antonio De Vita (Comandante Istituto Geografico di Firenze) e di Stefano Mecocci Presidente del Lions. A chiudere il confronto dialettico le parole di Nicola Novelli, direttore di Nove da Firenze, che si è soffermato sull’importanza, per le istituzioni moderne, dei nuovi media. Presenti, il Prefetto di Firenze dottor Paolo Padoin insieme al Generale di corpo d’armata Marcello Gentili, comandante interregionale delle Guardia di Finanza per l’Italia centro - settentrionale e rappresentanti delle altre Forze Armate.
La giornata si è giovata anche della sponsorizzazione di Assigenia, agenzia Fondiaria SAI di Empoli, in rappresentanza della quale era presente l'agente generale, Giovanni Taddei. Un parallelo tra presente e passato dunque nella considerazione che la storia italiana è stata fatta da grandi uomini anche a Firenze: nel 1865, in seguito al trasferimento in Firenze della Capitale del Regno d’Italia, i locali di quello che era stato il Monastero domenicano di S. Caterina furono prescelti per ospitare il Ministero della Guerra. E’ proprio quello stesso palazzo è stato scelto oggi per parlare di storia in modo nuovo.
Infatti, la tavola rotonda è stata seguita da una lettura teatrale a cura de “La Compagnia delle Seggiole” che ha soffermato la propria “lente di ingradimento” su quattro personaggi, realmente esistiti, che hanno dato un contributo importante alle vicende del Palazzo di Santa Caterina in particolare e a Firenze più in generale. La lettura è stata accompagnata dalle opere di Massimo Callossi. Dibattito più teatro dunque per evidenziare momenti lieti per la città ma anche eventi che hanno segnato il popolo fiorentino.
Nel particolare, l’attenzione si è soffermata a ricordare i drammatici eventi legati all’alluvione di Firenze del 1966 e la prodigiosa opera di soccorso svolta dai soldati italiani. Accanto a loro le crocerossine. Le infermiere volontarie prestarono la loro opera e furono decorate di Medaglia D’Oro al Valor Civile. Anche in tale ottica, da rimarcare la presenza di Sorella Francesca Arru delegata Nazionale per la comunicazione ed immagine Corpo II. VV. nella foto, un momento dell'incontro