Aveva ideato un modo per fare soldi senza lavorare dignitosamente, approfittando del temporaneo stato di clandestinità di taluni connazionali. Ieri, verso le 18.00, in Via Faenza, una pattuglia dei nibbio, in ordinario servizio di controllo del territorio, ha posto fine all’attività estorsiva di un pakistano di 35 anni, con regolare permesso di soggiorno. Questi era dedito a chiedere in modo minaccioso soldi – circa 1000 euro - a propri connazionali, in cambio di silenzio in merito alla loro condizione (anche temporanea) di clandestinità.
La frase tipica era “se non mi dai il denaro te la faccio pagare e ti denuncio alla polizia per farti espellere dal territorio nazionale”. Ha, tuttavia dovuto fare i conti con un pakistano di 29 anni, tra qualche giorno in regola con il soggiorno sul territorio nazionale, che non più intenzionato a sottostare alle minacce ed alle richieste di soldi del proprio connazionale, al quale aveva già corrisposto 1000 euro, alla ulteriore richiesta di 500 euro ha iniziato ad urlare attirando l’attenzione dei passanti.
Il fatto non è sfuggito all’occhio di due poliziotti dei nibbio, i quali resi edotti della attività illecita esercitata dal pakistano, lo hanno condotto in Questura e denunciato a piede libero per estorsione.