In pieno giorno, incurante della presenza di persone alla fermata dell’autobus, ha tentato con forza di trascinare in un luogo appartato una ragazzina, ancora minorenne, al fine di avere un rapporto sessuale, ma l’intervento del cugino di quest’ultima ha scongiurato il peggio. E’ accaduto ieri alle ore 14.10, all’altezza della fermata dell’autobus, linea 9, in Via dell’Argingrosso, tra due nomadi del campo rom in Via del Poderaccio. La vicenda sembra essere maturata all’interno di dinamiche conflittuali che coinvolgono le famiglie del noto campo rom del Quartiere Isolotto.
Una ragazzina di 13 anni, appena scesa dall’autobus, improvvisamente ha sentito una mano sulle spalle che iniziava a strattonarla e la voce di un uomo che la invitava ad appartarsi ed avere con lui un rapporto sessuale. L’adolescente impaurita ha tentato di divincolarsi dalla presa, ma l’uomo ha ceduto solo alla vista di un ragazzo, il cugino della vittima, che gli ha intimato di lasciare la presa e di andare via. L’intervento di due pattuglie delle volanti, ha consentito in pochi minuti di risalire all’identità certa dell’aggressore, un macedone del ’74, che è stato trovato successivamente nella propria abitazione.
Il presunto violentatore, invitato a fornire spiegazioni sull’accaduto, ha riferito che il proprio comportamento costituiva una forma di ritorsione per un’aggressione occorsa alla propria moglie il giorno precedente ad opera di 5 donne, una delle quali era la madre della ragazzina presunta vittima di tentata violenza sessuale. A riprova di ciò, l’uomo ha esibito una querela sporta dalla moglie in danno delle 5 donne, per lesioni personali dichiarate guaribili in 5gg.. Nei confronti dell’uomo è, comunque, scattata una denuncia per tentata violenza sessuale, aggravata dalla minore età della vittima.