Sfilata di Vip a Forte dei Marmi per la premiere del White, il Cafè Ristorante con vista mare inaugurato venerdì sera tra auto di lusso firmate dall’Aston Martin e statuarie bellezze. Al vernissage l’ex centravanti della Nazionale Bobo Vieri insieme a Stefano Bettarini, l’ex portiere del Milan, Giovanni Galli insieme alla moglie, la giornalista esperta di motori, Claudia Peroni e naturalmente la modella siberiana Ludmilla Radchenko accompagnata da Matteo Viviani delle “Iene” di Italia 1 che al White espone, fino al 15 giugno, la sua personale Pop Art.
Un’apertura con il botto che proietta, a pieno titolo, per eleganza e finalità, nel contesto della dolce vita versiliese il nuovissimo punto di ritrovo di Manuel Dallori, giù patron del Beach Club Versilia, che punta su ambienti completamente ed ovviamente bianchi per un design sobrio e al tempo stesso di ultima generazione. Ma tutti gli occhi del W-Day, così è stato ribattezzato il vernissage, erano per Ludmilla Radchenko in Versilia insieme al fidanzato Matteo Viviani, star acclamatissima delle “Iene” di Luca, Paolo e Ilary, per inaugurare la sua mostra personale in chiave Pop Art già esposte in precedenza al Teatro alla Scala e alla Triennale di Milan e all’Opera Gallery di Monaco.
“Cos’è l’arte per la sottoscritta? Direi tecnica e passione: se l’arte non comunica non è più arte. L’arte è stata per me, ed è ancora oggi, un grande sacrificio: se inizialmente ritrovavo in lei solo un sostegno personale, farne un lavoro mi ha portato a rischiare di perdere il lavoro che facevo prima. È stata una lotta continua per acquisire credibilità come artista. Se parlo di sacrificio è perché poi l’arte richiedere moltissimo tempo. Certo – ha aggiunto - non bisogna essere ipocriti: cominciare dopo essere diventata un personaggio conosciuto grazie alla carriera televisiva è chiaro che mi ha aiutato.
La notorietà, seppur positiva da questo punto di vista, ha anche il suo lato negativo: per alcuni è impensabile credere che una ex letterina possa adesso fare arte”. Ludmilla non si è risparmiata, e nonostante l’assedio dei fotografi [qui nella fotografia di Riccardo Dalle Luche], ha parlato a lungo della sua carriera da artista. “La critica più cattiva che mi hanno mosso? Quando ho esposto le mie opere alla Scala di Milano. I direttori Alessi e Signorini hanno protestato basandosi sull’atteggiamento scettico e stereotipato dell’ex letterina che non può fare qualcosa di culturalmente produttivo.
Tutto questo senza presenziare. La critica peggiore è quella di chi parla senza conoscere i tuoi lavori: ora sono loro a parlare al posto mio”. L’ex naufraga ha anche parlato della televisione: “Sarò scontata, ma è impossibile non considerare “Le Iene” un programma che riesce a svelare degli aspetti interessanti e sempre nuovi. Reputo trash, invece, il Grande Fratello. Non ritengo interessante vedere persone che non s’impegnano per stare dove stanno. L’Italia, che praticamente posso definire casa mia, considera questi personaggi da reality dei modelli sociali da cui prendere esempio: questo è lo sbaglio”.