Quando il pubblico del Pala Mandela sente le note di Hurricane di Bob Dylan e vede Gianpietro Marceddu saltellare vestito dal Tricolore verso il ring, capisce che l’attesa è finalmente finita e scatena un uragano di applausi e di grida che accompagna Giampo sul ring. Il nostro campione regala al portoghese Pedro Matos 12 anni e diversi cm, il gong del primo round arriva, ora a parlare per 5 round saranno solo i pugni e calci dei due avversari. Durante il corso della prima ripresa si segnala un low kick di Giampo e una combinazione di pugni di Matos che raggiunge il fiorentino al bersaglio alto.
A metà del secondo round un’altra combinazione di pugni, stavolta precisissima e potentissima, raggiunge Giampo alla testa che va al tappeto, dopo il conteggio Giampo non sembra scosso tanto che non subisce l’attacco decisivo del portoghese e neanche cerca uno scriteriato assalto, inizia invece un’azione continua di low kick e pugni al bersaglio alto, il portoghese non sempre risponde con prontezza. Nella 3° ripresa Giampo mette a segno anche uno stupendo calcio ad ascia solo parzialmente schivato dal portoghese.
Nelle altre due riprese il copione non cambia, il portoghese appare leggermente in calo e troppo attendista, e in diverse occasioni Giampo ne schiva le azioni con prontissimi spostamenti laterali, Giampo conduce sempre l’azione finendo il match in crescendo, al termine i contendenti alzano entrambi le braccia lasciando il pubblico del Mandela con il fiato sospeso. Il verdetto arriva unanime Giampo ce l’ha fatta è il nuovo campione del mondo per la categoria 52.700 di Kick Boxing, titolo che si aggiunge a quello di Thai Boxe e K1 Rules, i giudici hanno premiato, giustamente a nostro avviso, la sua azione continua. Con la cintura indosso Giampo prende il microfono e ringrazia i suoi maestri e sparring partner, il pubblico e soprattutto la moglie e figli per il tempo che sottrae loro per allenarsi.
Giampo non si dimentica di chiedere un applauso per il suo rivale, aggiungendo, con sportività e lealtà, che è stato un match molto equilibrato. La serata ha offerto, prima dell’incontro per il titolo, altri 10 match inframmezzati, in perfetto stile americano, dalla musica di un complesso rock, danze e dalle signorine ring girl che agitano i cartelli con il numero del round. Per la categoria 67 Kg Kickboxing low kick il pisano Vincenzo Gerace vince sul cubano Julio Hernandez, per la categoria 58 kg Kickboxing K1 rules donne vince la pratese Paola Cappucci sulla spagnola Nunes Lordes, match pari fra il genovese Shan Cangelosi e il thailandese Chawan Dasri nella categoria 65 kg Muay Thai, Francesco Cerrigone vince sul marocchino Hamza Imane nella categoria 71 kg Kickboxing K1 rules, il marocchino Driss Bourik Benearriba nella categoria 65 kg Kickboxing K1 rules vince prima del limite sul marocchino di nazionalità italiana Morchid Zakaria, nella categoria 62 kg Kickboxing K1 rules donne la russa Irina Mazepa vince prima del limite sulla marocchina naturalizzata italiana Emily Whalby, l’atleta della Repubblica Slovacca Egon Racz batte il pisano Michele Bottai nella categoria 71 kg Kickboxing K1 rules, lo spagnolo Sandor Martin batte l’empolese Federico Pacini nella categoria 65 kg Kickboxing K1 rules, il marocchino Haida Mustapha vince sul portoghese Jose Barredas nella categoria 72 kg Kickboxing K1 rules, nelle MMA 77 kg l’olandese Danny Van Bergen batte il nostro Marco Santi per decisione arbitrale al primo round. Massimo Capitani
