Firenze - “Il continuo peggioramento delle condizioni generali di lavoro nei Musei Civici Fiorentini, anche a seguito del subentro di appalto, ha prodotto condizioni contrattuali ambigue e inaccettabili – si legge in una nota dell'Unione sindacale di base -. Condizioni che rendono i lavoratori ancora più precari sia da un punto di vista economico che organizzativo, impedendo loro la serenità necessaria per poter svolgere al meglio le funzioni di accoglienza dei visitatori. Ancora una volta gli appalti fatti solo di facciata sulla tipologia del servizio offerto, di fatto si risolvono al massimo ribasso, e in questi casi, dove si appalta solo la forza lavoro, vanno a penalizzare le condizioni di vita e retributive dei lavoratori e delle lavoratrici”. “In tutto questo una grossa responsabilità ricade sull’Amministrazione Comunale di Firenze – si sottolinea nella nota - quale committente dell’appalto stesso, la quale non si cura minimamente delle condizioni dei lavoratori coinvolti, nonostante questi operino per la stessa Amministrazione Comunale, nella conduzione dei Musei Civici Fiorentini.
Assistiamo alla stipula di contratti di lavoro infimi, dove gran parte dei lavoratori e delle lavoratrici hanno contratti individuali non superiori alle 20 ore settimanali, con conseguenti retribuzioni da fame. Lavoratori in servizio da oltre un anno che hanno ancora rapporti di lavoro a tempo determinato”.