“Il Salone dei Cinquecento fu anche il luogo della democrazia dove sviluppò il processo di unificazione dell’Italia”. Lo ha detto il presidente del consiglio comunale Eugenio Giani inaugurando stamani nella balaustra del Salone (proprio all’ingresso del Museo di Palazzo Vecchio) l’allestimento permanente degli scranni parlamentari dove sedettero dal 1865 al 1871 Bettino Ricasoli, Ubaldino Peruzzi e Adriano Mari quando Firenze fu Capitale d’Italia e quindi sede della Camera dei Deputati.
Il restauro e l’allestimento dei seggi, voluto dalla presidenza del consiglio (costo circa 8mila euro) è a cura di Elena Pianea, Laura Lucchesi e Serena Pini dei Musei Civici Fiorentini e Daniele Gualandi della Fabbrica di Palazzo Vecchio. “Ora – ha aggiunto Giani- nel Museo c’è un pezzo di storia in più che indica che Palazzo Vecchio non racconta solo la vita dei Medici, ma anche fu la Montecitorio d’Italia negli anni di Firenze Capitale”. Le spiegazioni di quegli anni sono affidate ad accurate note storiche poste accanto agli scranni e ad alcune acquaforti, litografie che rappresentano il Salone in quegli anni, quando ad esempio fu sede dell’Assemblea Toscana che nel 1859 cacciò per due anni il Granduca. Come noto dal 1865 al 1871 Firenze visse da protagonista gli avvenimenti politici nazionali scanditi da quattro legislature guidate dalla destra storica (governi Lamarmora, Ricasoli, Rattazzi, Menabrea e Lanza), dalla III Guerra d’Indipendenza (1866) che porterà all’annessione del Veneto, dal primo vero grosso scandalo politico dell’Italia post-unitaria, quello della “regìa tabacchi”, dalla sconfitta dei volontari di Garibaldi a Mentana ad opera delle truppe franco-pontificie (1867) ed infine dal risolversi della “Questione Romana” con la Breccia di Porta Pia del 20 settembre 1870 e la proclamazione di Roma Capitale il 1 luglio 1871.
E’ stato il presidente Giani insieme alla dottoressa Lucchesi a ritrovare questi scranni nei depositi del Comune in occasione della mostra sul Risorgimento che si svolse in Sala d’Arme nell’aprile del 2009 dove gli scranni furono esposti. I tre seggi sono realizzati in legno dipinto e dorato con rifiniture in velluto verde. Il restauro ha riguardato la doratura, la laccatura e le sedute dove il velluto è stato in parte restaurato e in parte sostituito