Firenze – Sono quarantacinque, in Italia, i siti riconosciuti dall’Unesco come patrimonio dell’umanità. In Toscana sono sei: i centri storici di Firenze, Pienza, San Gimignano e Siena, la Piazza dei Miracoli di Pisa e la Val d’Orcia. Oggi, giornata dedicata a livello internazionale ai monumenti e ai siti culturali, è stato presentato a Firenze un progetto che coinvolge l’associazione nazionale dei siti Unesco, le sedi regionali della Rai e la Regione Toscana. A parlarne è stato il presidente dell’associazione Claudio Ricci, sindaco di Assisi, che ha sottolineato l’importanza di accrescere la coscienza collettiva dell’importanza e del valore del patrimonio culturale mondiale: “Per questo sarà essenziale la comunicazione, che è l’obiettivo del progetto, arricchita dalle più recenti tecniche multimediali”.
L’obiettivo è entrare in rapporto soprattutto con le scuole per costruire dalla base la coscienza della preservazione e d ella valorizzazione di questa enorme ricchezza culturale. “A questo scopo, sarà realizzato un audiovisivo per ciascuna regione in cui saranno valorizzate – ha concluso – le iniziative per la tutela del patrimonio culturale, naturale, orale e immateriale dichiarato dall’Unesco patrimonio dell’umanità”. L’ormai prossimo nuovo direttore della sede Rai fiorentina , Andrea Jengo, ha sottolineato il ruolo che l’azienda si è assunta collaborando con l’associazione dei siti Unesco.
E ha ricordato il progetto in fase di partenza, grazie all’accordo con la Regione Toscana, per una biblioteca multimediale dei beni culturali, che, ha proposto, potrebbe articolarsi in una sezione dedicata ai siti e alle città patrimonio Unesco. Ha concluso l’assessore regionale alla cultura e al turismo Cristina Scaletti, che ha ricordato quanto importante sia investire in cultura per avere r icadute efficaci nel tessuto sociale: “I cittadini devono sentirsi partecipi di ciò che li circonda, e che a loro appartiene.
A noi, in particolare a noi europei, il compito di cogliere l’importanza di non perdere il senso di unicità del nostro patrimonio. Non solo – ha aggiunto Scaletti – dal punto di vista del mantenimento dell’eredità culturale che ci fa quel che siamo; ma anche perché quel patrimonio ci rende ancora il maggior polo attrattivo dal punto di vista turistico. E oggi è fondamentale non perdere di vista, in un confronto sempre più competitivo, che l’intreccio tra cultura e turismo forma un elemento economico di importanza primaria nell’ambito di uno sviluppo sostenibile”.