Si incrementano gli abbandoni dell’attività sportiva tra i 15 e i 39 anni. Forte aumento di baby sportivi, soprattutto tra i 5 e i 9 anni, e degli sportivi over 55 Sempre meno giovani fanno sport. E’ questo uno dei dati più rilevanti emersi dall’analisi dei tesseramenti 2010 del comitato toscano della Uisp (Unione Italiana Sport Per tutti). I tesseramenti, oltre 200mila, se confrontati con quelli dell’anno 2009, mostrano una drastica flessione di soci nella fascia di età compresa tra i 15 anni e i 39 anni, dove i tesserati che hanno lasciato l’attività sportiva ammontano a 3.832 (un calo pari al - 4,5% rispetto al 2009).
Nello specifico, il calo maggiore si registra tra i 30 e i 39 anni, dove si perdono 1.958 tesserati, pari ad un decremento del 5,14%. Consistente anche il calo tra i 15 e i 29 anni, dove mancano all’appello 1.874 persone (- 3,79%). Contrariamente, dopo i 40 anni gli sportivi toscani tornano a crescere. Nello specifico, tra i 40 e i 54 anni, i tesseramenti aumentano di 1.210 unità (pari ad un incremento del 3,13%). Discorso simile anche per gli sportivi più anziani, visto che tra gli over 55 l’incremento è del 3,57% (pari a 1.278 persone).
Tra i dati più incoraggianti, c’è l’aumento dei baby sportivi. Gli under 14 registrano un incremento del 4,29%, pari a 1.873 persone. La fascia con il maggior aumento di baby sportivi è quella tra i 5 e i 9 anni, dove i bambini tesserati aumentano di 1.167 unità (poco più del 5%). Complessivamente, i soci Uisp aumentano in termini assoluti, passando dai 205.385 del 2009 ai 205.749 del 2010 (+0,1%). L’aumento è stato possibile anche grazie al consistente aumento di sportive donne, in controtendenza rispetto alla diminuzione degli uomini.
Le donne sono passate da 87.355 a 88.059 (+ 0,81%), mentre gli uomini, che restano la maggior parte dei soci in numeri assoluti, sono passati da 117.796 a 117.690 (- 0,09%). Il decremento di maschi non è una novità per la Toscana, e si registra ormai da quasi dieci anni. L’età media degli sportivi, sia negli uomini che nelle donne, è di 34,2 anni. Altro dato rilevante è il progressivo aumento degli sportivi stranieri, nell’ultimo anno cresciuti del 4,30% e passati da 5.791 a 6.041.
Sono soprattutto uomini (62%). La nazionalità più presente è quella albanese. Seguono la nazionalità rumena, quella statunitense e quella tedesca. Per quanto riguarda gli sport più praticati, il calcio rimane ampiamente quello più diffuso tra i tesserati toscani, ma è da notare il forte calo di persone che pratica questa disciplina. Nello specifico, i soci sono calati di quasi 3mila unità (-5,72%), passando dai 49.423 del 2010 ai 46.595 del 2009. Il calo riguarda indistintamente tutte le fasce di età.
Per quantità di soci, il nuoto è il secondo sport più diffuso e nell’ultimo anno ha registrato un considerevole incremento: i tesserati sono infatti passati da 29.289 a 30.847 (+ 5,32%). Forte incremento anche della ginnastica, il terzo sport più praticato. I tesserati erano 25.429 nel 2009 e sono risultati 27.196 nel 2010. L’incremento più grande si registra però nella danza, uno sport sempre più diffuso, quasi esclusivamente tra le femmine, l’unico in costante progresso da molti anni.
La disciplina ha registrato un aumento di soci pari al 10,4%, passando da 12.463 praticanti a 13.761. Altissimo aumento anche degli anziani che si affiliano alla Uisp (+9%), decremento considerevole nella pallavolo (-15,3%), nel ciclismo (-4,02%) e nel tennis (-5,06%). La concentrazione geografica dei tesserati si concentra soprattutto attorno all’area fiorentina, dove i soci ammontano a 55.3075 (erano 57.996 nel 2009). Dopo Firenze, la provincia con più sportivi nel mondo della Uisp è Siena con 18.699 soci (erano 16.955) nel 2009.
“Preoccupa sempre di più – ha commentato il presidente della Uisp Toscana, Ugo Bercigli – il drop out sportivo nell’adolescenza. E’ un fenomeno che non dobbiamo assolutamente sottovalutare e sul quale si devono concentrare gli sforzi dello sport e delle politiche sociali. L’abbandono dello sport in età adolescenziale è anche il frutto di una minore volontà al sacrificio, all’impegno e alle regole, che porta tanti giovani verso passatempi meno agonistici e più superficiali.
Lo sport per tutti deve essere capace di rinnovarsi ma, in quanto fondamentale strumento di formazione, deve essere maggiormente supportato dalle istituzioni”.