L’appuntamento italiano della Coppa delle Nazioni Under 23, rinominata per l’occasione ‘Toscana Terre di Ciclismo’, è il primo di una serie di eventi in preparazione di quello più atteso, il Mondiale 2013. Sono attesi i migliori giovani provenienti da 25 paesi, dal 19 al 23 aprile. Cinque tappe tutte da seguire (partenza da Grosseto e arrivo a Gaiole in Chianti). Nella terza i ciclisti percorreranno una parte del tracciato iridato e in quella conclusiva saranno messi alla prova su una parte dello sterrato dell’Eroica. L’evento, che è organizzato dall’Associazione dilettantistica Girobio con la collaborazione della Regione e della Federazione Ciclistica Italiana, è stato presentato oggi a Palazzo Strozzi Sacrati dall’assessore Riccardo Nencini, presidente del comitato istituzionale toscano per i mondiali di ciclismo 2013, dal presidente dell’Associazione sportiva dilettantisca Girobio, Giancarlo Brocci e dal presidente della Federazione Renato Di Rocco.
Ospite d’onore Alfredo Martini. Il challenge UCI riservato alle nazionali Under 23 è già iniziato lo scorso fine settimana con il giro delle Fiandre e, prima di arrivare in Toscana dal 19 al 23 aprile, toccherà Francia e Olanda. Dopo l’Italia sarà la volta del Canada e conclusione di nuovo in Francia. “Questo – ha detto Riccardo Nencini – è soltanto uno degli eventi che preparano il terreno per il Mondiale 2013. Il primo per la precisione. Da oggi fino all’estate 2013 saranno organizzate tutta una serie di manifestazioni, sportive, turistiche ed enogastronomiche, che ci avvicineranno gradualmente alla rassegna iridata.
Oggi parte ufficialmente questa grande avventura che condurrà tutta la Toscana al suo primo Mondiale di ciclismo”. “Abbiamo raccolto l’invito di Pat Mc Quaid (presidente UCI, ndr) – ha spiegato Giancarlo Brocci – quando la Toscana era ancora soltanto fra i candidati al Mondiale 2013. Abbiamo accettato proprio perchè si trattava di una sfida interessante, per metterci alla prova nel caso fossimo poi stati scelti per il Mondiale. Dobbiamo ringraziare ovviamente Regione e Federazione se abbiamo potuto sfruttare questa opportunità che si va ad aggiungere al grande patrimonio sportivo toscano e che ci da una spinta in vista del traguardo più importante, tra due anni”.
“La Toscana ancora una volta – ha aggiunto Renato Di Rocco – ha fatto l’ennesimo sforzo per ospitare uno degli eventi più importanti del panorama ciclistico internazionale. Come per i Mondiali è stato il risultato di un grande lavoro condiviso che vede insieme istituzioni locali e mondo dello sport”. La conclusione è stata di Alfreo Martini il quale ha sottolineato che “sono questi gli eventi che fanno promozione per uno sport, il ciclismo, che purtroppo viene troppo preso di mira da quella che io def inisco ‘gentaglia’ e che la Federazione ha sempre cercato di tenere alla larga.
Il ciclismo potrà avere alcune pecche, come peraltro accade per altre discipline, ma tante testimonianze di affetto ci fanno capire che meritiamo la fiducia che la gente ha in noi. Il termometro del ciclismo, vero sport popolare, è il grande pubblico. 120 mila persone che salgono a piedi o in bici sullo Zoncolan sono per noi il segnale più grande di fiducia in quello che facciamo. Un ringraziamento particolare va all’organizzazione, che sono poi gli stessi del Girobio e dell’Eroica, due eventi simbolo della correttezza del ciclismo e dello sport”.