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Questo mondo è per te

Vista in Anteprima da Nove da Firenze la nuova commedia di “formazione” di un giovane aspirante scrittore nella provincia grossetana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 marzo 2011 10:57

Un romanzo di formazione o, meglio, una commedia su un giovane che sogna un glorioso futuro da scrittore ma che, subito dopo la maturità, si trova alla ricerca di un lavoro . E' la vicenda di Teo ,narrata con leggerezza da Francesco Falaschi, nel film “Questo mondo è per te”, presentato in anteprima a Odeon Firenze . Il ragazzo si trova a dovere sospendere il suo desiderio di iscriversi alla scuola di scrittura Carver e ad entrare repentinamente nel mondo del precariato, anche per l'improvvisa malattia del padre Italo.

Catapultato nel duro gioco della vita, trascinato in una serie di lavori precari, talvolta assurdi e grotteschi., il ragazzo sembra naufragare in un mare agitato di esperienze affettive e sentimentali, ma riuscirà a restare a galla e grazie anche all’aiuto di Chiara, la ragazza di cui è innamorato, proverà a perseguire i propri obbiettivi con più forza e consapevolezza. La vicenda narrata in termini minimalistici, ma accurata nella sceneggiatura e nelle location di una Maremma non cartolinesca, evidenzia come si possa ancora fare una commedia che nella buona tradizione italiana rappresenti una realtà credibile.

Le vicende del giovane Teo, (un bravo Matteo Petrini) che vive i suoi desideri di realizzazione in un contesto difficile, alle prese con una famiglia divisa, alla ricerca di un affetto che può aiutarlo a crescere, ci parla di un oggi dove la precarietà si intreccia alle difficoltà esistenziali della giovinezza. Il protagonista ama la letteratura e ha tra i suoi modelli John Fante, Charles Bukowski e Raymond Carver, il maestro del cosiddetto minimalismo americano. Ci sembra di rilevare un che di “Carveriano “in questo film che tratta di individui normali che si trascinano tra le difficoltà della vita in una provincia, in questo caso italiana, quale Follonica e la Maremma.

Anche il regista,come il maestro americano, rivela attraverso i problemi quotidiani, come dei lampi di poesia che illuminano l'esistenza normale dei protagonisti. “E’ un film nato come workshop della scuola di cinema di Grosseto ”Laboratorio per filmmaker” - ha dichiarato il regista - ed è stato girato in cinque settimane nella Maremma Toscana, ma senza particolari rinunce rispetto alla sceneggiatura. Questo è un film low budget, girato senza finanziamenti dello stato se non il tax credit esterno.

Abbiamo, però, goduto del sostegno di molti sponsor. La mancanza di denaro, paradossalmente, ci ha permesso dei lussi che normalmente un regista si sogna, come girare la parte di film ambientata in autunno e quella estiva nelle stagioni reali, senza falsare le riprese “. Il film sarà nelle sale italiane a partire da questo week-end e sembra destinato a un buon successo. Auguriamoci che non sia penalizzato da una distribuzione commerciale che troppo spesso rende invisibili le opere di qualità .

Alessandro Lazzeri

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