"La manifestazione nazionale di domani non sarà un atto partitico, ma un momento importante in difesa della nostra scuola pubblica e della nostra Costituzione, così come ha ribadito anche il Presidente della Repubblica Napolitano, che chiede maggiore attenzione e maggiori risorse per la scuola che forma i ragazzi, futuro del nostro Paese". Il Presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci ha aderito alla manifestazione in programma domani sabato 12 marzo in decine di piazze italiane, e che a Firenze vedrà la sua partenza alle ore 14 in largo Annigoni, con arrivo alle 17 in piazza Santa Croce. “Una manifestazione ancor più importante – prosegue Barducci – alla luce dei recenti attacchi dal Presidente del Consiglio che ha messo in dubbio la correttezza e la libertà della scuola pubblica.
Per questi motivi la partecipazione alla mobilitazione di domani sarà fondamentale, al di là delle appartenenze politiche, per far sì che la scuola pubblica, così come sancito dall’articolo 34 della Costituzione, rimanga ‘aperta a tutti’”. Sintomatico quel che è accaduto a Lucca, dove il senatore Andrea Marcucci (Pd), segretario della commissione pubblica istruzione a Palazzo Madama, ha declinato l'invito ricevuto dal direttore della scuola lucchese Fabio Pammolli all'inaugurazione dell'anno accademico: "Ho deciso di non partecipare all' inaugurazione presso Imt per non essere costretto ad applaudire, per cortesia istituzionale, il ministro Gelmini.
Considero infatti questo governo responsabile dello sfascio della scuola pubblica, che tanti disagi sta creando anche nella provincia di Lucca. Ovviamente non ho nulla contro Imt, scuola di eccellenza che ho sempre sostenuto - attacca il parlamentare- ma quello che ha creato il ministro Gelmini e' un panorama di macerie. Nel prossimo anno scolastico la Toscana perdera' altre 1000 cattedre, Lucca nel 2010 ha subito una riduzione di oltre 220 posti di lavoro. Nessuna cerimonia con la Gelmini quindi - conclude Marcucci - ma piuttosto da parte mia solidarieta' con studenti ed insegnanti che contrastano una finta riforma". Approvata una Mozione in Provincia di Firenze per l'adesione alla manifestazione nazionale. A fine dicembre 2010 sono stati resi noti i dati dell’Indagine Ocse-Pisa che indica per il sistema scolastico italiano una positiva inversione di tendenza rispetto al trend negativo che aveva caratterizzato i test 2003 e 2006.
Un miglioramento che, di fatto, riporta la nostra scuola ai livelli del primo campionamento 2000, e comunque sempre sotto la media dei Paesi Ocse. "La rilevazione evidenzia, tuttavia, la vitalità della scuola italiana ed il valore professionale di coloro che, in questi anni, vi hanno operato spesso in condizioni di grave difficoltà", osserva il consigliere del Pd Leonardo Brunetti che ha annunciato l'adesione del suo gruppo e presentato una mozione, approvata in Consiglio provinciale, insieme a Idv, Sel e Rifondazione comunista, per l'adesione della Provincia alla manifestazione che si terrà sabato 12 Marzo a difesa della Costituzione e della Scuola pubblica Statale, per ribadire il “valore costituzionale che tale Scuola riveste nel nostro paese.
Luogo del sapere libero: l’unico in grado di formare il cittadino. Luogo dove si assicura l’uguaglianza di tutti e a tutti si danno gli strumenti per affrontare il proprio percorso di vita. Una Scuola tanto più essenziale oggi in una società sempre più plurale e complessa per creare e rafforzare integrazione e coesione sociale, elementi oggi indispensabili per il progresso del paese". Respinto invece il documento del Pdl, illustrato dalla consigliera Erica Franchi, con il quale si intendeva impegnare la Provincia di Firenze "ad esprimere soddisfazione per l’inversione di tendenza che dimostra, dopo anni di immobilismo riformatore, come la scuola italiana necessiti di azioni di profonda revisione strutturale come più volte affermato dal Ministro Gelmini".
Intanto la consigliera provinciale del Pd Alessandra Fiorentini commenta l'iniziativa pedagogica di forte impatto emotivo adottata dalla professoressa Marzia Gentilini, del Liceo artistico di Porta Romana, in occasione della ricorrenza della giornata della memoria , il 27 gennaio scorso. "La lezione della Professoressa - spiega Fiorentini - ha rappresentato certamente un modello di discontinuità con le tradizionali modalità commemorative , spesso cariche di retorica che accompagnano le celebrazioni storiche relative agli orrori del nostro passato recente". La strategia adottata attraverso l'artificio della circolare ministeriale "ha sortito una reazione emotiva forte attraverso la quale la docente è riuscita a trasmetter i valori fondanti del diritto alla scuola pubblica e in più in generale dei diritti dell'uomo, come decretato dalla comunità internazionale in seguito all'orrore del nazismo, senza pregiudizi di appartenenza etnica , religiosa o altro".
"Ci rallegra - conclude la consigliera Fiorentini - che anche la Lega si sia scandalizzata davanti a possibili discriminazioni da parte della scuola pubblica sulla base della residenza di origine".