"Il ricorso presentato in questi giorni da Ataf contro l'atto della Provincia che obbliga alla continutà del servizio di trasport pubblico, forse ce lo saremmo potuti aspettare da un'azienda privata ma non da Ataf che vede i suoi soci esclusivamente le Amministrazioni Comunali - afferma il Consigliere Comunale Tommaso Grassi - Il Presidente Bonaccorsi, evidentemente, crede ancora di essere a dirigere un'azienda privata in cui l'obiettivo non sia quello di offrire un servizio migliore ma quello dell'attivo di bilancio da raggiungere a tutti i costi." "La notizia che abbiamo scoperto da un atto dirigenziale della Provincia di Firenze che avvia le procedure per la difesa contro il ricorso presentato al TAR dal Presidente Bonaccorsi ci preoccupa e ci fa sorgere numerosi dubbi.
I soci sono stati informati dell'intento di ricorrere al TAR contro la Provincia? Come si sono espressi i Comuni e in particolar modo quello di Firenze? Qual è il vero obiettivo del ricorso: lasciare a piedi i fiorentini o cercare di alzare il prezzo sperando in qualche riconoscimento economico ulteriore ?" "Ci sembra assurdo che una società partecipata interamente dal pubblico ricorra contro un altro ente locale per un atto che tende a garantire la continuità nell'offerta del servizio di trasporto pubblico locale - conclude Grassi - ci dispiace constatare che nonostante i privati ancora non appaiano nella composizione societaria (e speriamo che ciò non succeda in futuro) chi è attualmente chiamato a dirigere Ataf abbia comunque comportamenti che seguono la peggior logica di una dirigenza privata."