Lunghe code questa mattina sulla Firenze-Pisa-Livorno a causa del ribaltamento di un tir avvenuto poco dopo le 5 all'altezza del chilometro 11, in direzione Firenze. L'incidente ha provocato il blocco della circolazione in tutta l'area per l'intera mattinata. "A cosa servono i cartelloni a messaggio variabile sulla Fi-Pi-Li se le informazioni fornite sono sbagliate?": lo domanda il capogruppo dell'Udc in Consiglio provinciale Federico Tondi. "Ancora una volta - prosegue - questa mattina ho dovuto, mio malgrado e insieme a centinaia di altri automobilisti, verificare che i pannelli che dovrebbero dare informazioni utili sul traffico e costati 4 milioni euro, fornivano dati sbagliati".
L'incidente che ha portato alla chiusura della superstrada "è avvenuto alle 5 del mattino. Alle 9 sul tratto in direzione Firenze il pannello segnalava 3 chilometri di coda dopo l'uscita di Ginestra fiorentina. Ma non era vero: la coda cominciava molto in anticipo, addirittura prima dello svincolo di Empoli Est, almeno 10 chilometri in più". Centinaia di veicoli sono rimasti bloccati per ore. "Come mai non sono stati avvisati correttamente in modo da poter uscire dalla superstrada prima del blocco? - continua a chiedere Tondi - Inoltre, come mai in coda c'erano anche decine di tir? Visto che l'incidente si è verificato prima dell'alba, i camion dovevano essere deviati da Pisa e Livorno sull'autostrada in modo da non intasare ulteriormente il traffico sulla superstrada bloccata".
Purtroppo "non è la prima volta che accadono cose del genere. La Provincia si assuma le proprie responsabilità e verifichi se Global Service abbia svolto al meglio o meno la gestione di questa ennesima emergenza". In merito alle segnalazioni seguite all’incidente di oggi sulla Firenze-Pisa-Livorno la Vicepresidente Cantini precisa: “I nostri messaggi erano puntualmente aggiornati ma il pannello al Ponte all’Indiano non è gestito dal Global Service della Provincia” Per consentire i lavori di adeguamento strutturale di un muro di sottoscarpata, domani sarà chiusa la carreggiata in direzione Firenze tra le uscite di Ginestra e Lastra a Signa, e dal km 8+000 al km 7+300.
L'intervento, salvo imprevisti, è previsto dalle ore 8.00 di domani, martedì 22 febbraio, fino alle ore 17.00 di mercoledì 23 febbraio. Per questo motivo il traffico in direzione Firenze, nel tratto interessato ai lavori, sarà deviato nella corsia di sorpasso dell'altra carreggiata. Il cantiere non interessa il tratto dove oggi è avvenuto il ribaltamento di un tir che ha provocato lunghe code a causa della chiusura della Fi-Pi-Li in entrambi i sensi. A questo proposito Laura Cantini, Vicepresidente della Provincia con delega alle Infrastrutture, precisa: “Le cause dell’incidente sicuramente non sono addebitabili alla struttura.
Ho verificato personalmente, grazie alla nostra centrale operativa, che i messaggi a pannello variabile già prima delle ore 6.00 sono stati tempestivamente aggiornati sulla situazione che si era verificata”. “Abbiamo ricevuto segnalazioni dagli automobilisti che alcune informazioni, inerenti i km di coda, non erano corrette;questo è dovuto al fatto che la FIPILI manca della corsia di emergenza e pertanto rende impossibile percorrerla, in caso di blocco, anche per i mezzi di soccorso, compresi quelli di monitoraggio, da qui la possibilità che si verifichino tali inesattezze. “L'unica criticità che abbiamo registrato - aggiunge la Vicepresidente Cantini - è quella che ha riguardato il pannello collocato sul Ponte all'Indiano, in direzione mare, che è gestito direttamente dalla società Autostrade e non dal Global service della Provincia, dove non era riportata la notizia, nonostante i nostri tecnici si siano attivati perché il messaggio relativo all’incedente fosse ripetuto anche lì.
La Provincia procederà alla verifica della gestione dell'emergenza creatasi stamani mattina da parte del Global Service, perchè massima deve essere l'attenzione su un'arteria come la FIPILI che ogni giorno vede il passaggio di 70.000 veicoli e proprio per questo la situazione diventa critica in caso di blocchi come quello di oggi o quello inerente la nevicata del 17 dicembre”.