Firenze – Sono a rischio i 67 milioni di euro che sarebbero dovuti arrivare alla Toscana dal Ministero dell’ambiente in seguito all’accordo sugli interventi urgenti per la difesa del suolo firmato lo scorso novembre. La causa: un emendamento presentato al “milleproroghe” da una ventina di parlamentari appartenenti a diversi gruppi politici per trovare fondi utili a finanziare le spese dei danni da maltempo subiti in Liguria, Veneto, Campania e nel messinese.“Esprimo forte preoccupazione – ha dichiarato l’assessore regionale all’ambiente Anna Rita Bramerini – Se passa l’emendamento già approvato in Commissione affari costituzionali e bilancio del Senato, si distoglieranno fondi frutto di accordi precedenti e verranno penalizzate Regioni come la nostra che non solo quegli accordi li hanno sottoscritti ma che dal 2009 stanno ancora spettando i fondi da destinare agli interventi urgenti sulla difesa del suolo.
Contiamo sul fatto che la questione verrà seguita anche dai parlamentari toscani”. “E’ comunque assurdo – continua Bramerini – che finanziamenti destinati alla prevenzione del rischio idrogeologico e frutto di un importante lavoro fatto dalle Regioni, Toscana compresa, con il Ministero dell’ambiente, vengano sottratti per finanziare interventi post evento (in genere di competenza della Protezione civile). Ho chiesto al collega della Regione Piemonte la convocazione urgente della Commissione ambiente della Conferenza delle Regioni perché si scongiuri questo disastro che rischia, tra l’altro, di innescare una ‘guerra tra poveri’ per contendersi i pochi fondi nazionali, facendo venir meno il principio di solidarietà e correttezza nei rapporti tra le Regioni”. Il Ministero all’ambiente aveva annunciato che dei 67 milioni ne avrebbe fatti arrivare subito in Toscana 30 e gli altri in seguito.
Nei giorni scorsi era invece circolata la notizia che rispetto a quei 3 0 ne sarebbero probabilmente arrivati molti meno. “Ora rischiamo di non vedere neppure quei pochi – conclude Bramerini stigmatizzando il comportamento del Governo – Il fatto grave è che la Toscana adesso si trovi con i soli fondi regionali, 59 milioni: una cifra non solo fortemente inadeguata al fabbisogno, ma che vanifica il lavoro di intensa attività di programmazione fatto di sopralluoghi e concertazioni che dura da più di un anno”.