"Vanno avanti loro? Vogliamo andare avanti anche noi - spiegano gli organizzatori della sonora protesta - Il cacerolazo funziona, richiama attenzione ed è liberatorio. Niente slogan truci, il rumore delle pentole dice tutto da solo: della fine della sopportazione e dell'inerzia, della voglia di cambiare, del bisogno di rappresentare un Italia dignitosa. Anche oltre i confini del nostro paese". Sabato 12 febbraio, "con pentole padelle e mestoli chiediamo nuovamente le dimissioni di Berlusconi e di tutta la casta politica". "Chiediamo ai partiti di opposizione, nessuno escluso, di riconoscere ed appoggiare la nostra protesta, senza tentare di strumentalizzarla e/o fagocitarla. Rispettandola e aiutandola a crescere. Perché se oggi il problema impellente e non più rinviabile, è quello di mandare a casa Berlusconi e licenziare il Berlusconismo - concludono - il problema di cosa fare dopo si pone in maniera altrettanto forte".
Sabato nuovo corteo con cacerolazo in Sant'Ambrogio
"Adesso basta. Tutti a casa. Il ritmo delle pentole non deve fermarsi" fanno sapere gli organizzatori che chiedono la trasversale partecipazione politica ma senza strumentalizzazioni.