Cambiare la legge elettorale regionale. Questo è l'obiettivo dei rappresentanti toscani dei partiti del nuovo polo. I consiglieri regionali Udc Giuseppe Del Carlo (capogruppo) e Marco Carraresi insieme ai coordinatori toscani Lorenzo Zirri (Udc), Angelo Pollina (Fli) e Pierluigi Piccini (Api) hanno ribadito la necessità di tornare al voto di preferenza per eleggere i rappresentanti dei cittadini e dei territori.
Negli ultimi tempi numerosi rappresentanti istituzionali e politici anche della maggioranza hanno affermato che la legge 25/2004 non risponde ai principi di democrazia e di partecipazione previsti dalla Costituzione e dallo Statuto regionale. “I tempi dunque – ha ricordato Del Carlo – sono maturi per modificare la legge. Anche Enrico Rossi durante la campagna elettorale ha preso formale impegno con gli elettori in tal senso. È una battaglia che stiamo portando avanti da tempo per favorire la partecipazione dei cittadini individuando opportune modalità ed efficaci strumenti che permettano agli elettori di incidere nella selezione della classe dirigente e di scegliere direttamente le persone da eleggere in Consiglio Regionale”.
I rappresentanti dei tre partiti chiedono anche di superare il meccanismo delle liste bloccate e la preminenza del candidato regionale su quello provinciale-territoriale per garantire un’equa rappresentanza delle varie zone della regione e ricostruire così un rapporto più diretto fra elettori e candidati. “Lo strumento delle primarie – hanno sottolineato - si è dimostrato inadeguato e insufficiente con costi notevoli certamente non giustificati da una scarsissima affluenza (solo il 3,9%).
Inoltre gli elettori toscani hanno manifestato un disaffezionamento alla scelta dei rappresentanti nell’istituzione regionale, con un calo del 10,7%, uno dei più sensibili a livello nazionale”. I consiglieri regionali Udc hanno presentato, anche a nome dei colleghi di Fli e Api, una mozione in cui impegnano il consiglio a riaprire il dibattito sulla riforma elettorale portando all’esame della Commissione Affari Istituzionali o di una apposita Commissione speciale le varie proposte di legge di modifica.
“Invitiamo anche tutti i rappresentanti dei nostri partiti - ha detto Giuseppe Del Carlo – a fare altrettanto portando la discussione sulla legge elettorale dalla Regione ai Comuni in tutte le istituzioni locali toscane. Come nel 2004 il modello elettorale toscano influenzò il 'porcellum' nazionale, così questa volta vogliamo che avvenga la stessa cosa, dando l'esempio dalla nostra regione per riportare gli italiani a scegliere i propri rappresentanti a tutti i livelli istituzionali”.