L’iniziativa intende far conoscere le motivazioni della proclamazione dello stato di agitazione per la revoca di 37 part-time, provvedimenti sull’orario di lavoro e sulla flessibilità attuati dall’Amministrazione del Tribunale di Firenze. In particolare i lavoratori denunciano: "L’assunzione di provvedimenti unilaterali in violazione di accordi pregressi e in assenza di qualsiasi forma di relazione con le OO.SS. La revoca unilaterale dei contratti volontari di part–time, con mancata valutazione delle motivazioni di particolare rilievo sociale sottese a tali contratti e con realizzazione di discriminazione di genere costituente pregiudizio alle pari opportunità.
Il mancato rispetto di norme e accordi sottoscritti in materia di flessibilità oraria e di conciliazione dei tempi di lavoro e di cura. L’emanazione di provvedimenti unilaterali volti ad irrigidire l’organizzazione del lavoro all’interno del Tribunale, con conseguenti disfunzioni dei servizi al pubblico e incremento dei tempi di attesa dell’utenza. La mancata volontà della Dirigenza di attivare un confronto costruttivo, attraverso le previste forme di relazione sindacale, al fine di superare le criticità sopra elencate".
I sindacati chiedono il rispetto degli accordi ed esigono in particolare che vengano garantite le gravi ragioni personali alla base della richiesta di Part Time. Al presidio, previsto per sabato 29 dalle 10 alle 12, parteciperanno i responsabili territoriali di FP CGIL,FPS CISL,UILPA UIL,FLP,RdB/USB e i lavoratori giudiziari.