Prosegue l’attività di trasferimento tecnologico da parte dell’Incubatore d’imprese dell’Università di Firenze, al polo scientifico di Sesto fiorentino. Nella struttura, che ha lo scopo di favorire il trasferimento delle conoscenze e l’innovazione, sono stati oggi presentati 9 nuovi progetti che nascono dalla ricerca accademica e aspirano a diventare nuove imprese. L’incontro è stato introdotto dal prorettore al trasferimento tecnologico Marco Bellandi, che è anche presidente del centro che gestisce le attività dell’Incubatore e la valorizzazione della ricerca (CsaVRI).
Svariati i campi in cui si muovono i progetti, che aspirano a diventare veri e propri spin-off, società di capitali che sviluppano in ambito aziendale ricerche tecnologiche di carattere universitario: dai servizi multi-media e multi-canale ai sistemi matematici e informatici per il supporto alle imprese nell’ottimizzazione dell’uso delle risorse, dalle tecnologie per la marcatura e la protezione della proprietà intellettuale di immagini 3D all’uso dell’informatica su base statistica per la valutazione di risultati nella didattica e nella ricerca di strutture universitarie e non.
Fra le idee-impresa anche l’ uso delle nanotecnologie per nuovi prodotti farmaceutici utilizzabili per la diagnostica e la terapia di tumori e altre patologie, la collaborazione di ingegneria sensoristica e medicina per il controllo e diagnosi di possibili malattie durante il sonno e lo sviluppo di una nuova classe di piccoli radar per la rilevazione di condizioni e stati sotto superfici edili e suoli. “I nove progetti presentati oggi, più un ultimo in fase di valutazione, si aggiungono agli undici presentati il 5 novembre 2010 – ha spiegato Marco Bellandi – in tutto sono circa venti team imprenditoriali a base accademica che lavorano per la possibile costituzione e sviluppo di nuove imprese di innovazione, fortemente collegate alla ricerca dell'Università di Firenze.
L'Incubatore Universitario Fiorentino (IUF) ha cominciato già un programma di attività di formazione e consulenza - che entra nel vivo dalla prossima settimana - mirato ad aiutare i progetti nello sviluppo del piano di impresa, fino all’eventuale decisione di costituire l’impresa, su basi solide anche dal punto di vista tecnologico-industriale e amministrativo-commerciale”. Bellandi ha, infine, ricordato alcuni aiuti offerti a queste iniziative da soggetti esterni. “Da una parte - ha affermato - la Regione Toscana cofinanzia nei prossimi tre anni le spese di promozione, supporto e sviluppo del ‘business plan’, appunto, dei progetti di nuova impresa (la cosidetta pre-incubazione) nel sistema degli incubatori toscani, che include l’incubatore universitario.
Dall’altra un accordo con Confindustria Firenze sul progetto ‘Firenze Crea Impresa’ permette di associare alla costituzione in impresa di alcuni dei nostri progetti che si riveleranno più solidi e promettenti la presenza di ‘business angels’, cioè investitori informali che apportano nella nuova impresa forti competenze manageriali e di mercato e una parte del capitale di rischio”