La Rassegna di Danza 2011 della Fondazione Teatro di Pisa si apre, per gli amanti del balletto classico, con un grande titolo di repertorio in perfetto clima natalizio, LO SCHIACCIANOCI, di scena sabato 8 gennaio alle ore 21, presentato dall’Accademia Ucraina di Balletto e dal Teatro delle Erbe e distribuito dall’Agenzia della Danza. A raccontarci l'affascinante favola sulle punte diventata uno dei balletti più rappresentati al mondo con le indimenticabili musiche di Tchaikovskji, sarà il Teatro dell'Opera della Macedonia, per la prima volta nella nostra città dopo il successo ottenuto la scorsa stagione agli Arcimboldi di Milano, nella versione coreografica di Vasilij Ivanovic Vainonen, considerato uno dei maestri che meglio hanno espresso lo spirito dell'arte coreutica russa del Novecento. L'arte del balletto esiste in Macedonia dai primi decenni del XX secolo strettamente collegata alla scuola musicale di Skopje, ma fu solo nel dopoguerra che la spinta creativa degli artisti macedoni diede vita al balletto.
Il Teatro dell'Opera della Macedonia, una compagine di ben trentacinque virtuosi danzatori, primi ballerini Mimi Pop Aleksova e Dimitro Chebotar, si distingue, oltre che per la qualità tecnica ed espressiva, anche per l'originalità di costumi e scenografie, qui firmati rispettivamente da Ljupka Arsovska e Anatolij Nezni, che, grazie al sostegno del governo, vengono rinnovati e arricchiti di anno in anno. La trama del balletto scritto dal Marius Petipa nel 1891, successivamente messo in musica da Tchaikovskji, si basa sulla famosissima favola Schiaccianoci e il re dei topi di Hoffmann, adattata per i bambini e trasformata in un balletto-favola ambientato la vigilia di Natale a Norimberga.
Una favola che racconta il sogno di Clara che si addormenta abbracciata ad uno dei giocattoli ricevuti in dono: uno schiaccianoci dalla forma di soldatino che si animerà fino a diventare un principe. Ma dopo la meravigliosa avventura nel Regno dei dolci e l'incontro con la fata confetto la piccola si risveglierà. Con la scelta della versione di Vasilij Ivanovic Vainonen, rappresentata per la prima volta al Teatro Kirov nel 1934 e ancora oggi nel repertorio russo, si rende omaggio al grande ballerino e coreografo russo, nato a San Pietroburgo nel 1901 e morto a Mosca nel 1964, che si era formato nella compagnia del Teatro Mariinskij diventando prima eccellente ballerino di carattere poi coreografo. Ancora pochi biglietti disponibili per quest’opera intramontabile della danza internazionale.