Dopo il suicidio Mario Monicelli si è accesa, alla Camera e sui giornali, una polemica che chiama in causa il tema scottante del testamento biologico, un tema che vede in prima linea la Sinistra. Il testamento biologico, più correttamente dichiarazione anticipata di trattamenti sanitari, è un documento scritto per garantire il rispetto della propria volontà in materia di trattamento medico e nulla ha a che vedere con le pratiche eutanasiche. Ma in Italia è diventato un problema politico, oltre che etico, causa l'assenza di una legge in materia di fine vita e la latitanza del governo.
Anche se ''I testamenti biologici consegnati ai Comuni non valgono niente: è pura propaganda'' ha sottolineato di recente il ministro del welfare. Il consigliere provinciale del Pdl Filippo Ciampolini, preso atto della Circolare a firma dei tre Ministri Maroni, Sacconi e Fazio, che ha sancito la nullità giuridica dei registri comunali sul testamento biologico, ha presentato un'interrogazone al Presidente della Giunta provinciale per sapere quali iniziative intenda intraprendere la Provincia affinchè sia data attuazione alla circolare.
I registri per i testamenti biologici sono presenti in oltre 70 Comuni della Toscana. In Toscana però è intenzione di molti Comuni andare avanti. “Il Comune di Livorno, nell’ambito della propria autonomia e potestà amministrativa, tutela la piena dignità della persona ed in accordo con il dettato costituzionale dell’art. 32, laddove si dichiara che “nessuno possa essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge”, istituisce il “Registro di comunicazione di deposito dei testamenti biologici”...
E’ scritto all’articolo 1 del Disciplinare che la Giunta comunale ha approvato nella sua ultima seduta, dando concretezza- dopo una serie di approfondimenti sulla materia- alla mozione approvata circa un anno fa dal Consiglio comunale. “ E’ un passo importante” – dichiara Gabriele Cantù, assessore alle politiche sociali e firmatario insieme ad altri della mozione consiliare- “un atto con il quale intendiamo dare rilievo esterno, anche se soltanto simbolico, a manifestazioni di volontà che ad oggi, nonostante casi eclatanti, di enorme sofferenza, non trovano risposta nella legislazione statale.
E purtroppo – commenta- non mi sembra che ci si stia avviando sulla strada giusta, cioè verso soluzioni che rispettino la volontà della persona anche nella fase finale della vita umana”. Poi, riferendosi alle iniziative assunte in questo campo da diversi Comuni ed al disciplinare appena approvato dalla Giunta, spiega: “Recentemente il Governo è intervenuto con una “circolare”, un atto burocratico e sostanzialmente disattento alle motivazioni che muovono l’operato di molti Comuni.
A questa circolare, e ad orientamenti precedentemente valutati dalla Giunta, abbiamo adattato il nostro disciplinare che non prevede un registro dei testamenti biologici, ma un registro di comunicazione di deposito del testamento biologico stesso. Vengono così garantiti il valore e il significato della decisione assunta dal Consiglio” Che cosa prevede il Disciplinare Precisato che ( art 2) con l’espressione "testamento biologico" si fa riferimento al documento nel quale “il dichiarante esprime il proprio orientamento in merito ai trattamenti sanitari in previsione di un’eventuale futura perdita della propria capacità di intendere e volere”, il Disciplinare prevede (art 3) che possa essere nominato un Fiduciario -maggiorenne, capace di intendere e di volere- che diviene, nel caso in cui la persona diventi incapace di comunicare consapevolmente con i medici, il soggetto chiamato a dare fedele esecuzione alla volontà della stessa per ciò che concerne le decisioni riguardanti i trattamenti sanitari da eseguire.
“Il Registro di comunicazione di deposito dei testamenti biologici” è riservato ai cittadini maggiorenni residenti nel Comune di Livorno ed ha lo scopo di consentire l’iscrizione di tutti i cittadini che hanno redatto una dichiarazione anticipata di trattamento con indicazione del notaio o del fiduciario o di altro soggetto presso il quale è stato depositato il testamento. La dichiarazione anticipata di trattamento, così come la nomina del Fiduciario ( ed eventualmente anche del Fiduciario supplente), può essere revocata o modificata in ogni momento dal soggetto interessato.
A chi possiamo rivolgerci La struttura competente alla cura del “Registro di comunicazione di deposito dei testamenti biologici” è stata individuata nell’Ufficio di Supporto al Segretario generale, che definirà quanto prima le modalità e i tempi di avvio del servizio. Lo stesso Ufficio, nelle more dell’approvazione di una normativa specifica, è incaricato di trasmettere con cadenza trimestrale le dichiarazioni raccolte al Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali, all’Assessorato regionale della sanità della Regione Toscana ed all’Azienda ASL competente per territorio.