Il Museo Galileo è il Museo dell’anno 2010 per la migliore gestione. L’importante riconoscimento per l’istituzione fiorentina è stato decretato in questi giorni a Milano dal Comitato italiano dell’International Council of Museums (ICOM), l’organizzazione internazionale dei musei e dei professionisti museali. Si tratta dell’edizione di esordio del Premio ICOM Italia, il primo dedicato dal nostro paese a questo genere di istituzioni. Unanime la decisione della giuria presieduta dalla presidente di Italia Nostra Alessandra Mottola Molfino e composta dai rappresentati delle associazioni museali, da studiosi e docenti universitari di museologia e dai direttori di due dei principali media specialistici.
Questa la motivazione. Premio alla ‘Miglior gestione’: Museo Galileo – Istituto e Museo di Storia della Scienza, Firenze: “Attivo dal 1930 è stato completamente rinnovato nel 2010, trasformando in modo originale e con un innovativo allestimento le storiche collezioni. L’alta qualità scientifica del personale, l’apparato gestionale di provata esperienza, la storica autonomia statutaria (Ente morale dal 1927), la partecipazione di numerosi enti ed istituzioni, lo rendono un valido modello di organizzazione e di gestione sostenibile grazie ad un equilibrato rapporto tra pubblico e privato.
Viene apprezzata inoltre la rilevante attività educativa e l’innovazione tecnologica dei servizi di informazione al pubblico”. Con il Museo Galileo sono stati premiati anche il Museo della Mente di Roma (‘Il più attrattivo ed innovativo nel rapporto con il pubblico’) e il Museo Remondini di Bassano del Grappa (‘Miglior museo glocal’). Alla Toscana è stata riservata anche una menzione speciale per il Museo Civico Archeologico di Sarteano (Siena) nella sezione ‘Miglior gestione’. L’International Council of Museums (www.icom-italia.org) riunisce oltre 24.000 aderenti nei 5 continenti e costituisce una rete internazionale di comunicazione e di confronto per i professionisti museali di ogni disciplina e specialità.
La sua importante missione è di “preservare, assicurare la continuità e comunicare il valore del patrimonio culturale e naturale mondiale, attuale e futuro, materiale e immateriale”.