Il bilancio finale parla da solo: sono esattamente 120.271 le persone, grandi e piccini, che fino a domenica scorsa, ultimo giorno del programma, hanno visitato le quattro mostre di Firenze Scienza. Un numero imponente di appassionati, studenti o semplici curiosi, che hanno affollato i 4 diversi percorsi espositivi dedicati agli eccezionali contributi offerti dalla società fiorentina del primo Ottocento all’evoluzione della scienza moderna. Palazzo Medici Riccardi, Gabinetto di Scienza e Tecnica, Museo di Storia Naturale e Museo di Storia della Scienza (prossimo Museo Galileo) hanno come noto allineato, per la gioia degli occhi e del pensiero, centinaia di strumenti e reperti affascinanti, ognuno dei quali è un capolavoro scientifico o tecnologico, una nuova conquista nella storia del sapere e della civiltà.
Il progetto, ideato nel contesto del ciclo Piccoli Grandi Musei, è merito dell’Ente Cassa di Risparmio che da anni punta a valorizzare le istituzioni culturali meno conosciute di cui sono cosparse Firenze e la sua provincia. In passato è stato privilegiato soprattutto il mondo dell’arte, mentre l’edizione 2009-2010 è stata riservata a tre dei principali musei scientifici con sede nel centro storico della città. “Non c’è contraddizione”, spiega il presidente dell’Ente Michele Gremigni, “Arte e Scienza hanno proceduto per secoli a braccetto e queste mostre hanno appunto esposto strumenti scientifici di straordinaria bellezza, concepiti dunque non solo come oggetti d’uso, ma anche per essere ammirati.
Sono alcuni degli infiniti tesori nascosti di Firenze, che costituiscono forse l’identità più vera e completa della città e della sua storia, caratteristica che il nostro Ente vuole contribuire a riscoprire e a valorizzare”. Firenze Scienza ha tra l’altro consentito di aprire al pubblico per la prima volta la Sala delle Cicogne e il Torrino della Specola, ovvero l’osservatorio ottocentesco, restaurato dalla Regione e riallestito grazie all’Ente Cassa. Tornando alle cifre, in circa 179 giorni di apertura le quattro esposizioni hanno dunque ospitato oltre 120 mila visitatori, più di tante mostre d’arte, a testimonianza dell’interesse che il grande pubblico rivolge ormai alla scienza, in particolare alle iniziative ben concepite.
I dati disaggregati assegnano inoltre 4 visitatori su 5, l’80%, alla categoria degli indipendenti, mentre per il restante 20% per cento si è trattato di adulti e ragazzi partecipanti alle numerose iniziative collaterali. Ecco quali. Alle attività della domenica per bambini e famiglie hanno partecipato 6.597 persone, alla didattica per le scuole 525 gruppi per un totale di 11.718 studenti, ai laboratori di robotica 58 ragazzini di età tra i 7 e i 12 anni, agli itinerari collaterali 730 soggetti vari, e sono stati infine 312 gli insegnanti inseriti negli speciali incontri a loro riservati. Da aggiungere a tutto ciò il pubblico di Openlab, i 5000 appassionati che domenica 14 marzo hanno visitato i laboratori del Polo Scientifico di Sesto Fiorentino.
Un’iniziativa realizzata in collaborazione tra Università e Firenze Scienza.