Firenze- La settimana scorsa si è tenuta una grande manifestazione delle lavoratrici della ex Mabro contro la messa in liquidazione dell'azienda. Ma l'ipotesi della messa in liquidazione dell'azienda di Grosseto si fa sempre piu' concreta. Oggi a Firenze la giornata della mobilitazione per i 260 lavoratori ex Mabro alle prese con la crisi di Royal Tuscany Fashion Group, la società che gestisce lo stabilimento. Continuerò a seguire da vicino, personalmente questa vicenda, con ancora più attenzione e se possibile con maggiore impegno.
La situazione è pesante, ma faremo di tutto per assicurare alle lavoratrici le necessarie tutele sociali e perché non si arrivi mai a bloccare l'attività produttiva». Questo l'impegno assunto questa mattina dal presidente della Regione Enrico Rossi, che ha ricevuto una delegazione di lavoratrici della Mabro, l'azienda grossetana di abbigliamento e sartoria sull'orlo della liquidazione. Della delegazione facevano parte anche i rappresentanti sindacali, tra cui Renato Santini della Cisl e Lorenzo Centenari della Cgil grossetane, il presidente della Provincia Leonardo Marras e l'assessore comunale Moreno Canuti.
«Siamo stati vicini alla Mabro fin dalla prima fase di crisi – ha affermato Rossi – L'azienda &egra ve; sana, ha ottime capacità di lavoro, lavoratrici qualificate, ma la sua gestione è stata scellerata. Non è stata Fidi – ha ricordato tra l'altro Rossi – a portare alla fabbrica gli attuali titolari, che anzi in prima battuta dissero no ad un suo ingresso, che venne richiesto in una fase successiva». «Oggi l'impegno – ha concluso – è quello di tutelare le lavoratrici sul piano sociale e quindi individuare un imprenditore in grado di rilevare l'azienda e proporre un progetto industriale capace di aprire una prospettiva positiva per l'azienda.
L' interessamento da parte di qualcuno c'è – ha concluso il presidente - e io stesso chiederò un incontro specifico». Domani il presidente della Regione Rossi è chiamato a rispondere in aula all’interrogazione del Consigliere regionale PdL Alessandro Antichi, Presidente della Commissione speciali sui servizi pubblici locali: "Rossi dovrà chiarire i tanti lati non proprio cristallini assunti dalla Regione, attraverso l’entrata di Fidi Toscana nel capitale sociale dell’Ex-Mabro.
Ombre che oggi si allungano anche sulla transazione di alcuni importanti immobili.” “Siamo al fianco delle 260 “vestaglie azzurre” che alle 6 di questa mattina, puntuali come sempre, si sono presentate ai cancelli per iniziare un nuovo “turno di protesta” stavolta in trasferta: a Firenze, dove, in gran segreto, si tiene l’assemblea dei soci tra i quali – attacca Antichi – proprio quella Fidi Toscana che, a detta dell’ex Presidente Martini e del suo assessore Rossi, con il suo impegno finanziario diretto nella proprietà Ex-Mabro avrebbe dovuto rappresentare la soluzione di tutti i mali.
Da allora, invece, solo difficoltà su difficoltà, un piano industriale disastroso ed un rovinoso buco di bilancio. Questo lo sfolgorante risultato su cui Rossi dovrà recitare il ‹mea culpa›!”