La direzione nazionale del Pdl, domani a Roma, arriva nel momento più difficile per il Governo causa gli strascichi delle vicende personali di Silvio Berlusconi. L'ultima ad uscire allo scoperto, denunciando l'ennesima notte di sesso col Presidente del Consiglio, e' stata Nadia Macri'. Ma Berlusconi ama fare sfoggio di ottimismo e per questo avrebbe derubricato a "casi personali" gli ultimi passaggi a Fli di Daniele Toto e Roberto Rosso e i tanti che ieri, ministro Carfagna in primis, hanno preso le distanze dalle sue parole sui gay. Le consigliere provinciali del pd Sara Biagiotti, Caterina Conti, Alessandra Fiorentini, Loretta Lazzeri e Silvia Melani condannano profondamente "le recenti, gravi, dichiarazioni del presidente del consiglio, che ha pubblicamente dichiarato che è meglio guardare le belle donne che essere gay".
E' una dichiarazione che "colpisce e discrimina gravemente la comunità gay, con uso di toni nettamente omofobici". Le consigliere sono indignate "per le esternazioni rivolte alla figura femminile definita dal presidente: un diversivo antistress usato a sollievo della sua vita tanto impegnativa, stressante e piena di gravosi impegni". Risulta "intollerabile" questo ennesimo episodio dai toni "tristemente svilenti e machisti". Si è di fronte ad "affermazioni inaccettabili che una delle più alte cariche dello Stato riserva sempre più frequentemente alle donne".
Le consigliere invitano il Presidente del consiglio a un linguaggio pubblico consono alla carica da lui ricoperta. Sussisterebbe inoltre "il timore fondato che tali affermazioni possano contribuire all'aggravamento di un clima già presente nel paese, di intolleranza che spesso ha portato a episodi di violenza nei confronti delle donne e di aggressioni di natura omofobica".