Roma capitale propone la cogestione economica dei suoi beni culturali, a Firenze il Comune rivendica la proprietà del David, a Bologna la Regione Emilia Romagna salva lo storico teatro Duse dalla soppressione dell’ETI. Si potrebbero definire prove tecniche di reazione, dopo lo scempio provocato dalla forbice dei ministri Tremonti e Bondi. La spesa in cultura ha raggiunto il minimo storico dello 0,21% del bilancio dello Stato. Mentre in Europa gli investimenti nel settore vengono incentivati perchè anticiclici, nel Bel Paese i beni culturali pagano per intero i costi della crisi.
Eppure secondo i parametri dell’Economic reputation index (ERI), i 7 monumenti italiani più famosi al mondo, hanno un valore economico complessivo di 400 miliardi di euro. Se lo Stato dismette, gli Enti Locali possono adottare, con oneri ed onori, i loro patrimoni? Al Teatro del Sale, sabato 16 ottobre alle 9.45 (Via de’ Macci 111r, Firenze) il caporedattore Repubblica Firenze intervista l'assessore alla cultura Comune di Roma, l'assessore alla cultura Comune di Firenze, un membro della Commissione Cultura a Palazzo Madama e l'assessore alla cultura della Regione Toscana.
Intervengono Nicola Danti, Presidente Commissione Cultura Regione Toscana, Stefania Ippoliti, Coordinamento Forum metropolitano cultura PD e Andrea Manciulli, segretario PD Toscana.