"Il Governo pensi a eliminare le spese inutili dei suoi ministeri invece di imporre balzelli ai cittadini in cambio di niente. Gli aumenti dei pedaggi negli svincoli di Certosa e Valdichiana sono un tentativo dannoso di fare cassa da parte del Governo, quel provvedimento iniquo è stato sospeso giustamente da Consiglio di Stato e Tar. Adesso, in Parlamento, il centro destra insiste nel voler far pagare il pedaggio sulle reti Anas a scorrimento veloce; da parte nostra insisteremo ad opporci, e, dopo il ricorso al Tar, abbiamo deciso di ricorrere anche alla Corte Costituzionale, perché si tratta di un provvedimento illegittimo che viola il principio di leale cooperazione tra Stato e Regioni.
Il pedaggiamento è un provvedimento non collegato a nessun tipo di intervento nuovo, come invece sarebbe necessario, a partire dal raccordo Siena – Firenze". L'assessore ai trasporti Luca Ceccobao torna sulla decisione del governo di introdurre il pedaggiamento sui nuovi tratti autostradali e raccordi gestiti da Anas a partire dal maggio 2011. Una decisione che peraltro arriva quasi in contemporanea con quella della giunta regionale di impugnare davanti alla Corte Costituzionale l'articolo 15 della Finanziaria che riguarda i pedaggi della Siena-Firenze e la Bettolle-Perugia. "Si vogliono recuperare – aggiunge ancora Ceccobao - risorse per il bilancio pubblico? Il Governo ha tagliato dalla sera alla mattina 83 milioni di euro ai ministeri, segno che lì c'è ancora grasso da tagliare.
Si taglino sprechi ed inefficienze laddove ci sono, piuttosto che togliere i soldi per le opere pubbliche o per i bus dei pendolari. Per la Siena - Firenze servono interventi strutturali: allargamento della carreggiata, banchine di emergenza, spartitraffico e rifacimento dell'intero manto stradale. Serve – conclude - una strada sicura e dignitosa, stiamo parlando di un raccordo che collega due città, Firenze e Siena, famose in tutto il mondo e patrimonio dell'umanità". di Federico Taverniti