Come erano buoni quelli che faceva la mia nonna! Ricordo che cercavo sempre di rubarli via via che li faceva. E come si arrabbiava. Cominciava a dire che mi sarebbe venuto mal di pancia; che poi non me ne avrebbe dati a cena o altre minacce, alle quali naturalmente non ho mai creduto. Ah, sto parlando di ‘topini’ o gnocchi di patate che dir si voglia. Prima cosa lessate le patate! Che genialata che ho scritto, eh! A parte gli scherzi, cercate di scegliere delle buone patate, perché tutto dipende da loro.
Dovrebbero essere a pasta bianca tipo quelle olandesi, che così saranno farinose e non si attaccheranno tra di loro. Le patate vanno lessate in acqua salata e con la buccia. Poi usate uno schiacciapatate. Non appena le avrete schiacciate tutte su un piano o meglio su una spianatoia, aggiungete la farina, sale e impastate fino ad ottenere in impasto morbido, ma compatto. A questo punto dovete valutare se c’è la necessità di aggiungere un uovo. Se l’impasto vi sembra che non stia insieme, allora vi ci vuole.
E non fate l’errore di riempirlo di farina, altrimenti non appena toccheranno l’acqua i topini si disintegreranno. Dividete l’impasto in serpentelli di 2-3 centimetri di spessore e iniziate a tagliare gli gnocchi. Posateli su una superficie o su un piatto infarinato. Per finire strisciateli ad uno ad uno su una forchetta per conferirli la tipica rigatura. Vanno cotti in abbondante acqua salata e buttati pochi per volta, possibilmente una porzione per volta, in modo che non si attacchino gli uni con gli altri.
Non appena verranno a galla saranno pronti. Potete condirli con burro e salvia, olio e formaggio, pomodoro, ragù, sugo di pesce. Io ho provato anche a congelarli crudi e a buttarli direttamente dal surgelatore all’acqua calda. Sembravano fatti lì per lì. di Vanessa Bof