Una breve convivenza nel 2006, poi la fine della relazione. Lui, quarantatreenne, aveva anche iniziato a seguire la ex compagna in luoghi pubblici tentando approcci verbali e fisici. Nel febbraio di quest’anno, poi, dopo l’ennesimo atto persecutorio culminato con il distacco dell’energia elettrica dell’appartamento della signora, la decisione di rivolgersi alla Polizia per chiedere aiuto, impaurita ed esasperata dalla invasività delle molestie. E’ così scattato l'ammonimento del Questore volto ad interrompere i comportamenti persecutori nei confronti della ex convivente.
Ma, come denunciato la scorsa notte negli uffici di via Zara, la privacy della donna ha continuato ad essere violata in numerosi episodi, fino a quando, verso le 2 nel rincasare, ha notato dalla propria auto l’uomo che la aspettava fuori dal portone. Senza fermarsi, ha chiamato immediatamente il 113, determinata a far cessare definitivamente le persecuzioni dello stolker, poi risultato con a carico numerosi precedenti di polizia e penali per resistenza a P.U., porto di armi, spaccio, evasione e danneggiamento.
Due volanti sono immediatamente giunte sul posto, trovando il soggetto in stato di grande alterazione. L’uomo, per effetto della recente normativa che punisce gli atti persecutori, è stato arrestato e condotto in carcere, non senza difficoltà per gli operatori che hanno subìto una determinata e continuata resistenza da parte del soggetto, costringendo addirittura i poliziotti a richiedere l’intervento di personale medico per la sedazione dell’uomo, minaccioso e violento.