Continua la campagna di Ataf contro i veicoli che, non rispettando il codice della strada, intralciano o impediscono la regolare circolazione degli autobus. Ogni giorno, gli autisti dei bus cittadini cono costretti a soste, deviazioni e ritardi a causa dei tantissimi furgoni parcheggiati in maniera selvaggia lungo le vie del centro storico e non. Un fenomeno testimoniato da una miriade di episodi e di foto (delle quali alleghiamo alcuni esempi). Le immagini fotografano mezzi parcheggiati lungo le corsie preferenziali e davanti alle paline delle fermate, in alcuni casi in punti in cui la carreggiata è già particolarmente stretta. “Anche Ataf è un’azienda di servizi, per di più di servizi particolari come quello di trasporto persone – spiega il presidente di Ataf, Filippo Bonaccorsi - chiediamo rispetto per i nostri passeggeri e per i nostri autisti; non sarà più tollerata alcuna sosta selvaggia sulle nostre fermate o transito sulle corsie preferenziali”. Martedì scorso, Ataf ha annunciato l’intenzione di richiedere il risarcimento danni agli automobilisti responsabili degli intralci alla circolazione, partendo da due veicoli che, il 9 settembre, avevano bloccato la linea 18 dalle ore 6.45 alle ore 8.
Adesso, visti gli ulteriori casi che si stanno verificando, Ataf ha deciso di intraprendere ulteriori iniziative analoghe, agendo nei confronti di tutti quei furgoni e camion che, quotidianamente, intralciano il passaggio dei bus. A proposito esiste una consolidata giurisprudenza, che fa riferimento in particolare alle città di Milano, Roma e Torino. Il danno da intralcio rientra nella fattispecie di cui all’art. 2054 Codice Civile (il conducente di un veicolo senza guida di rotaie è obbligato a risarcire il danno prodotto a persone o a cose dalla circolazione del veicolo, se non prova di aver fatto tutto il possibile per evitare il danno).
Possono inoltre venire in evidenza, dal punto di vista legale, altre due ipotesi criminose: il delitto previsto e punito dall’art. 340 cod. pen. - interruzione di un servizio pubblico - e la fattispecie descritta dall’art. 1 D.Lgs. 22/1/1948 n. 66 - blocco stradale - teso a garantire la libera circolazione dei cittadini sul territorio.