Ieri gli uomini della Squadra Mobile diretta dal Dr. Filippo Ferri, in particolare gli agenti della Sezione “Reati Contro la Persona” guidati dal Vicequestore Aggiunto Alfonso Di Martino hanno dato esecuzione all’Ordinanza di Custodia Cautelare degli arresti domiciliari emessa in data 14 settembre 2010 dal Giudice per le Indagini Preliminari Dr. Giacomo Rocchi a carico di un fiorentino di 43 anni. L’uomo è stato identificato a seguito di indagini quale ultimo componente del gruppo di tre uomini che il 22 novembre scorso aggredì una coppia su un ciclomotore, provocando a lui, un trauma facciale ed alcune escoriazioni guaribili in 5 giorni, a lei, la frattura del femore che richiese l’intervento chirurgico con prognosi di 40 giorni.
Il violento episodio scaturì come reazione della richiesta delle vittime di liberare lo spazio necessario per rientrare in casa ostruito da uno dei tre aggressori che successivamente organizzarono insieme una vera e propria azione punitiva colpendo con calci e pugni i malcapitati. Da allora, attraverso una serie di riscontri incrociati, basati sulla raccolta di informazioni testimoniali, su numeri di targa parziali e su accertamenti negli ambienti frequentati da soggetti pregiudicati, i poliziotti riuscirono a risalire alle identità di due degli aggressori (un fiorentino di 37 anni, ancora oggi sottoposto alla custodia cautelare in carcere e un 42enne originario di Pordenone, attualmente agli obblighi di firma), colpiti inizialmente dalla misura restrittiva della custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP Angelo Antonio Pezzuti ed eseguita, sempre dalla Polizia, lo scorso giugno.
Dopo l’esecuzione delle misure cautelari in carcere dei due indagati, la successiva attività investigativa, coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica Dr.ssa Luciana Singlitico, ha portato gli inquirenti all’individuazione del terzo uomo, anch’esso come gli altri indagati gravitante nell’ambiente del calcio storico fiorentino. Il 43enne, con precedenti di polizia, avrebbe avuto un ruolo attivo nelle lesioni procurate alle parti lese quel 22 novembre del 2009 come conseguenza della feroce aggressione scaturita per futili motivi a seguito di un diverbio stradale.