“Oggi la commissione urbanistica ha discusso la proposta di delibera per la cessione dell’area di Case Passerini a Quadrifoglio per la realizzazione dell’inceneritore". Lo afferma il consigliere comunale Tommaso Grassi che ha espresso il suo voto contrario alla delibera. "Se pensiamo - ha detto Grassi - che il 27 luglio scorso le province di Firenze Prato e Pistoia hanno approvato il documento preliminare per l’avvio procedura di valutazione ambientale strategica e l’avvio procedimento di approvazione del piano interprovinciale per la gestione dei rifiuti urbani e speciali anche pericolosi, prima la firma del protocollo di Quadrifoglio con l’ATO, con la contestuale seconda fase della gara per la costruzione dell’impianto fiorentino e adesso il Comune di Firenze con quest’atto, è evidente che cercano di fare fughe in avanti per poi mettere tutti davanti al fatto compiuto: bisogna essere assai più cauti.
Non è accettabile che si facciano fughe in avanti e si utilizzi la solita storia delle logiche irreversibili, come è accaduto nel caso della TAV, per poi dire che non si può tornare indietro e che ormai le scelte sono state fatte. In questo caso lo diciamo fin da subito il Comune di Firenze, che ha nominato contro il parere di tutti i Comuni dell’hinterland la dirigenza della società di gestione dei rifiuti, insieme a Quadrifoglio sta cercando in tutti i modi di affrettare le procedure per trasformare l’impianto di Case Passerini da previsto a già approvato, rendendo così certa una scelta sbagliata.
Riteniamo sbagliata la scelta dell’impianto di incenerimento, sia per la tecnologia obsoleta e ormai superata, tanto che sia la Provincia che l’ATO non chiudono a nuove tecnologie ma persino aderiscono a progetti europei in merito, sia perché nell’area scelta si addensano già vari progetti impattanti sotto il profilo ambientale e sanitario, senza che sia mai stata fatta una valutazione complessiva d’area vasta. Avremmo creduto più appropriato prima di proporre al Consiglio comunale la delibera finale per la vendita del terreno per la realizzazione dell’inceneritore che i Consiglieri potessero avere anche l’occasione di approfondire l’intera vicenda della gestione dei rifiuti, che non può limitarsi alla sola discussione sul terreno: le commissioni ambiente, competente per gli aspetti ambientali e di rapporto col piano interprovinciale, la commissione controllo, competente per le società partecipate di approfondire il tema, e la commissione bilancio non sono state neppure coinvolte.
Una fuga in avanti nei confronti anche della Regione Toscana che sta tentando di valutare l’area della Piana fiorentina in maniera complessiva, prevedendo e analizzando a lungo termine i possibili impatti sotto il profilo ambientale e sanitario”. (lb) "Ho votato contro la vendita dei terreni comunali necessari per la costruzione del nuovo inceneritore a case Passerini. E' un voto contrario perché da sempre perUnaltracittà è favorevole ad una gestione dei rifiuti virtuosa e quindi senza la necessità di bruciare i rifiuti stessi; ma ho votato contro anche perché riteniamo che questa operazione di vendita sia in realtà poco trasparente". Così Ornella De Zordo, capogruppo di perUnaltracittà a Palazzo Vecchio, ha commentato il voto odierno in commissione urbanistica. "Si tratta di una decisione che l'amministrazione ha preso senza avere alcun elemento su quanto lo stesso Comune ricaverà dalla vendita e senza sapere che tipo di rapporti intercorreranno tra Quadrifoglio (partecipata con una quota di circa il 90% dallo stesso Comune di Firenze) e la NewCo che gestirà l'inceneritore.
Inoltre - ha aggiunto De Zordo - la vendita di questi terreni non è stata inserita, né quindi discussa, nel Piano delle alienazioni, parte integrante del bilancio comunale. Questo è accaduto nonostante sia acclarato da tempo come quei terreni siano fondamentali alla realizzazione del pericoloso e inutile inceneritore. Insomma si chiede al Consiglio di esprimere un parere senza che i consiglieri abbiano in mano elementi sostanziali". (fdr) La foto è tratta dall'album di Slesia su Flickr.