Questo giochino è stata la graditissima sorpresa dell'estate. Si tratta di uno shoot 'em up a volo d'uccello, quelli che all'epoca del 2D si chiamavano “shoot'em up a scorrimento con visuale isometrica”, di cui uno dei più degni rappresentanti è quell'Alien Breed del 1991 realizzato dai grandissimi Team17 (quelli di Worms, di cui parleremo il mese prossimo). E proprio ad Alien Breed si ispira pesantemente questo Alien Swarm. Nemmeno a farlo apposta (o forse sì?), un revamp del primo titolo è uscito su Steam a giugno, con il titolo di “Alien Breed: Impact”, ma non ha riscosso molto successo a causa di una giocabilità piuttosto mediocre e di una realizzazione generale poco accurata. Guarda caso esce quindi a ruota Alien Swarm, che promette le stesse cose di Alien Breed ma aggiunge la modalità cooperativa fino a 4 giocatori e una piena integrazione con Steam e attrezzi annessi (Steam Cloud, ricerca amici, server dedicati, eccetera...).
Come se non bastasse, esce all'incredibile prezzo di ZERO EURO. Esatto, completamente gratuito. Come è possibile? Molto semplice: si tratta di un gioco uscito sotto etichetta Valve, e realizzato da nuove leve pescate di recente dalla nutrita comunità di modders (gente che crea nuove mappe e modifiche ai giochi originali). Valve ha pensato bene di metterli alla prova per vedere cosa sapevano fare, e il risultato è stato questo Alien Swarm, che Valve ha deciso di regalarci pagando di tasca propria i nuovi assunti. LEFT 4 ALIENS FORTRESS Alien Swarm utilizza il solito, mitico, versatilissimo Source Engine, e si vede.
Non solo per l'impatto grafico, ma anche a partire dal menù di gioco; in particolare, ci troviamo davanti le stesse identiche voci di Left 4 Dead. Anche il gameplay cooperativo è identico: siamo infatti in quattro giocatori contro orde e orde di nemici - qui alieni invece che zombie -. Come in L4D, il Friendly Fire è un nemico aggiunto: tutte le armi dei vostri compagni, comprese torrette e granate, fanno danno anche a voi, e questo rende fondamentale il sapersi muovere e coordinare, senza entrare nelle linee di tiro degli altri giocatori. Un po' meno similitudini si possono trovare con l'altro capolavoro assoluto Valve, ovvero Team Fortress 2: il gameplay di Alien Swarm non è nemmeno lontanamente paragonabile a quello frenetico di TF2, ma la similitudine sta nella scelta tra diverse possibili classi: Officer, Special Weapons, Medic e Technical Specialist. Il primo si potrebbe tradurre come il leader della squadra, infatti ha abilità che potenziano passivamente il danno a tutti i compagni; il secondo è il classico marine badass che va in giro con mitragliatore pesante; il medic è ovviamente in grado di curare sé stesso e gli altri; l'ultimo è una sorta di ingegnere da campo in grado non solo di utilizzare speciali armi tecnologiche, ma soprattutto di hackerare terminali, riuscendo così ad aprire porte altrimenti sigillate e riattivare sistemi di difesa o quant'altro.
Proprio per questo motivo è quasi sempre obbligatorio avere almeno un Technical Specialist in squadra, e talvolta, se egli muore, la missione è automaticamente fallita. Ogni classe è disponibile in due diverse versioni (leggasi personaggi), che variano quanto ad abilità e relativa potenza (per fare un esempio, uno dei due Officer aumenta il danno da fuoco, l'altro da corpo a corpo, inoltre entrambi hanno una diversa distribuzione di punteggi nelle altre caratteristiche). Un bel gioco dura poco Frase comune che in realtà mal si adatta al mondo dei videogiochi, ma d'altronde stiamo parlando di un gioco gratuito... Alien Swarm comprende al momento una sola campagna, Jacob's Rest, composta da sette mappe di difficoltà crescente.
Tutto qui. Si parla di poche ore di gioco, ma naturalmente il gameplay in cooperativa a quattro ne allunga la longevità in maniera indefinita, esattamente come per Left 4 Dead. Se si considera che ci sono più di 40 armi da sbloccare, che vanno da un nutrito assortimento di fucili, granate, torrette automatiche e tanto altro ancora; 4 classi in duplice versione da provare; gli achievement Steam da fare; e che con una recente patch è stata introdotta la “director AI” in stile L4D, che assicura una varietà sempre diversa di ondate di nemici, si può tranquillamente affermare che Alien Swarm garantisce un bel po' di divertimento, e si propone come l'ennesimo giochino “da avere sempre installato”, come gli altri due già citati titoli di Valve. Elemento fondamentale nel calcolare la longevità del titolo è il sistema di leveling. Via via che giocate, guadagnerete esperienza, fino a salire di livello.
Le vostre caratteristiche non miglioreranno, però sbloccherete armi sempre più potenti. Il livello massimo è il 27°, dopo il quale potrete decidere se guadagnare una “promozione”. Questa promozione aggiunge una medaglia al vostro nickname, vi riporta al livello 1 e vi blocca nuovamente tutte le armi conquistate. Ci sono ben 6 promozioni da conquistare: dopo la quarta servirà il doppio dell'esperienza per salire di livello; dopo la quinta il quadruplo. Insomma, per i masochisti il gioco è praticamente infinito. In più, Alien Swarm viene regalato insieme al suo SDK, che sembra molto intuitivo e semplice da usare, tanto che a due mesi dall'uscita del gioco sono già disponibili un sacco di mappe realizzate dai giocatori e addirittura intere campagne aggiuntive. Certo, la varietà dei nemici non è enorme (si contano al momento solo una decina di tipi diversi di alieni), ma senza dubbio gli sviluppatori hanno ampio margine di sviluppo per realizzare qualche DLC o espansione con nuovi mostri e campagne, magari a pagamento, stavolta. Una chicca per gli smanettoni: essendo il Source un motore molto versatile, c'è persino chi ha trovato il sistema di giocare Alien Swarm in prima persona, come se fosse un FPS.
Il sistema è un po' macchinoso e comporta qualche problema (il Technical Specialist ha grossi problemi per attivare i pannelli, ad esempio), ma è senz'altro una cosa divertente e carina da provare. Trovate il link con le istruzioni a fondo articolo. Avviso ai giocatori poco esperti Alien Swarm è bello tosto. Non è assolutamente intuitivo e di rapido apprendimento come il suo “rivale” Alien Breed: Impact, anzi, è praticamente l'opposto. Dovrete giocare un bel po' (magari in modalità offline) prima di prendere la mano con il gameplay e le meccaniche, complici anche dei comandi standard un po' scomodi, che vanno riconfigurati al più presto per adattarli al proprio stile di gioco. Prendetevi il vostro tempo per leggere bene le abilità di tutte e quattro le classi - otto considerando le varianti - e soprattutto provate tutte le armi mano a mano che le sbloccate, per capire come funzionano e se sono adatte a voi. All'inizio può essere frustrante morire alla velocità della luce senza capire da cosa siete stati colpiti, soprattutto quando scoprite che è stato un vostro compagno a spararvi nella schiena.
Giocando e rigiocando però capirete come funziona la linea di tiro, come si deve avanzare coprendosi le spalle a vicenda senza lasciare mai indietro nessuno, e soprattutto che se da soli siete praticamente carne morta, quando siete tutti uniti e ben assortiti nulla può fermarvi! Evidentemente, però, chi vi parla non deve essere un grande giocatore, poiché in una recente patch Valve ha reso noto che molti giocatori hanno trovato il gioco troppo semplice. Per questo motivo hanno aggiunto un livello di difficoltà extra, chiamato Brutal: a quanto pare nessuno dei realizzatori del gioco è riuscito a finire nemmeno una missione a questo livello di difficoltà.
Come se non bastasse, hanno introdotto anche la modalità “Hardcore friendly fire”, in cui il danno delle armi dei compagni è ancora più accentuato. Insomma, in Alien Swarm troverete pane per i vostri denti! In breve Punti di forza: ampissimo arsenale di armi, gameplay cooperativo in 4 divertentissimo. Punti deboli: curva di apprendimento ripida, scarsa varietà di mappe e nemici (ma a questo pongono rimedio le mappe della comunity e, si spera, qualche futura espansione o DLC). Requisiti Alien Swarm, come qualsiasi altro titolo Source, gira al minimo con una CPU a 3Ghz, con una scheda grafica Ati X800 o Nvidia 6600, un paio di Gb di RAM e 2 o 3 Gb di spazio su Hard Disk. Consigliati: Ati X1600 / Nvidia 7600 o superiori, 3 o 4 Gb di RAM e un processore almeno Dual Core, almeno a 2,4Ghz. Francesco Stefanacci