Nel corso della conferenza stampa che si è svolta stamani mattina presso la Camera del Lavoro i sindacalisti hanno sottolineato che l’apertura della procedura per licenziare i 12 lavoratori OPI –TEC è dovuta alla scelta di ATAF di chiudere la sede operativa di Viale 11 Agosto dove quei lavoratori erano impegnati nel servizio di rifornimento, pulizia e movimentazione dei mezzi ATAF. Tale scelta, voluta dal Presidente Bonaccorsi, non solo sta producendo questi licenziamenti, ma, con la chiusura di quella sede operativa dove erano ubicate 9 pompe di rifornimento di metano , tutti i mezzi ATAF dovranno necessariamente rifornirsi in Via Pratese dove sono ubicate solo 4 pompe.
Questa decisione quindi produrrà un peggioramento del servizio perché i 130 mezzi a metano saranno riforniti solamente da 4 pompe con una perdita notevolissima di tempo. Sergio Dolfi, della UILM UIL di Firenze, ha dichiarato : “ Aspettiamo come richiesto più volte un incontro con Bonaccorsi, Presidente ATAF e fino a pochi mesi fa Presidente anche di OPI TEC, per trovare una soluzione occupazionale per questi 12 lavoratori e migliorare il servizio. Non ci pare che 12 licenziamenti siano delle “menzogne” , vorremmo essere smentiti con una soluzione che salvaguardi il lavoro di queste persone.” Daniele Calosi della Segreteria della FIOM CGIL di Firenze infine ha affermato: “La responsabilità dei licenziamenti di questi lavoratori è di ATAF con chiusura della sede di viale 11 Agosto e ATAF dovrà necessariamente trovare una soluzione.
Il sindacato in questa fase ha richiesto infine il coinvolgimento dell’unità di crisi della provincia di Firenze che oggi ha convocato i sindacati.” Un appello particolare è stato lanciato dai sindacalisti perché anche i soci pubblici di ATAF, i Comuni, intervengano per salvaguardare il lavoro di questi lavoratori. "Licenziati? Ma il sindacato la sa la differenza tra un licenziamento e una cassa integrazione? Qual e' la responsabilita' di Ataf in questa vicenda? Nessuna. Opi-tec è un privato, i suoi direttori e dirigenti sono privati: hanno scelto di mettere in mobilità 12 lavoratori e la responsabilità è loro.
Che c'entra Ataf, che ha solo un rapporto di fornitura? Allora, secondo questa logica, se Ataf risparmia sui consumi di benzina e gasolio, i lavoratori della Esso o dell'Agip rischiano il posto per colpa nostra?". Così il presidente di Ataf, Filippo Bonaccorsi, sulle dichiarazioni rilasciate oggi dalla Cgil in merito alla vicenda Opi-tec. Ataf ribadisce ancora una volta che Opi-tec è controllata dal gruppo Cap Lazzi e che l'azienda di viale dei Mille detiene soltanto il 35% del capitale sociale.
Ataf non ha alcun ruolo nella gestione dell'azienda, non ha nessun membro nel Cda di Opi-tec, né in collegio sindacale. Ataf, dal 31 luglio, ha prorogato a Opi-tec il contratto per la manutenzione a regolari prezzi di mercato.