Giurlani (Uncem): ''Sbloccati i fondi CIPE per la sicurezza delle scuole''

Alla vigilia della riapertura delle scuole tornano d’attualità tutti i temi relativi alla sicurezza, al mantenimento delle classi, alla garanzia del trasporto degli alunni dalle case alle scuole e viceversa.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 agosto 2010 19:23
Giurlani (Uncem): ''Sbloccati i fondi CIPE per la sicurezza delle scuole''

Alla vigilia della riapertura delle scuole tornano d’attualità tutti i temi relativi alla sicurezza, al mantenimento delle classi, alla garanzia del trasporto degli alunni dalle case alle scuole e viceversa. Temi scottanti, come già verificato nel passato, che non possono essere disattesi. In particolare si deve parlare della messa in sicurezza dell’edilizia scolastica, attorno alla quale tanto si è discusso lo scorso anno, ottenendo anche risutati positivi. Come, ad esempio, la decisione di trovare i fondi necessari che, purtroppo, il Cipe tiene congelati. “A questo punto - interviene Oreste Giurlani, vicepresidente di Uncem Nazionale - non resta che sollecitare il Governo a sbloccare i fondi presso il Cipe per effettuare interventi urgenti per la messa in sicurezza dell’edilizia scolastica, ricordando che le risorse finanziarie ci sono, ma non sono state erogate”. Oltretuttto, in periferia è tutto pronto per intervenire.

I comuni montani toscani, infatti, sono stati informati, a sua tempo, proprio da Giurlani della decisione assunta dalla Conferenza Unificata di concertare un programma straordinario di interventi urgenti sul patrimonio scolastico finalizzati alla messa in sicurezza e alla prevenzione e riduzione del rischio connesso alla vulnerabilità degli elementi, anche non strutturali, degli edifici scolastici. A questo proposito era intervenuto anche il sottosegretario alle Infrastrutture, Mario Mantovani che aveva annunciato che entro l'estate 2010 sarebbero arrivati i fondi del primo stralcio Cipe (35 milioni di euro) per la messa in sicurezza degli impianti scolastici direttamente ai Comuni e alle Province.

Mantovani aveva a garantito altresì che il governo stava già lavorando per sbloccare anche la seconda tranche pari a 423 milioni di euro. L’estate volge al termine ma non si vedono i fondi nè della prima nè della seconda trance! “La condizione strutturale degli edifici scolastici, soprattutto quelli di montagna - ricorda Giurlani - si presenta in maniera differenziata sul territorio nazionale e risulta, quanto mai necessario, procedere rapidamente all’assegnazione dei fondi Cipe, per consentire a molti Comuni di effettuare gli interventi urgenti evidenziati dalle ultime rilevazioni.

L’edilizia scolastica non può essere trascurata, è una priorità per tutti, Governo ed enti locali”. Solo con risorse economiche certe sarà possibile permettere, a chi è già in regola con le normative, di investire nella manutenzione delle strutture già esistenti, nell'ampliamento e la costruzione di nuovi edifici e completare i lavori di adeguamento e messa a norma.

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