L’azienda nella giornata di venerdì 6 agosto avrebbe comunicato alle strutture sindacali esterne che i pagamenti degli stipendi relativi alle competenze di luglio 2010 sarebbero state erogate in tre tranches: 10, 12 e 20 agosto. Nonostante venerdì 30 luglio ci sia stato un incontro tra organizzazioni sindacali esterne, la RSU e l’azienda, "quest’ultima - fanno sapere i rappresentanti dei lavoratori - non ci ha informato della probabilità di far slittare i salari. E’ inaccettabile tale atteggiamento di irresponsabilità da parte di Italia Solare Industrie, in un periodo in cui le persone fanno affidamento sull’unica risorsa economica loro disponibile per trascorrere un periodo di riposo insieme alle loro famiglie". "Avevamo accolto la riconversione industriale con ottimismo, forti del fatto che il settore delle energie rinnovabili è in forte espansione e con capacità produttive ed occupazionali importanti e di prospettiva.
Dobbiamo oggi riconoscere che l’azienda ha disatteso il piano industriale e le aspettative dei lavoratori che, nonostante le difficoltà quotidiane a tutti i livelli, da quello organizzativo, approvvigionamento dei materiali e relazioni industriali, hanno sempre mantenuto un atteggiamento di responsabilità verso l’azienda. Prendiamo atto dell’interessamento delle istituzioni sulla nostra vicenda, concretizzato, oltre alle dichiarazioni che nei mesi si sono succedute, nell’assemblea pubblica tenutasi il 28 luglio e chiediamo alle stesse di prendere una posizione forte nei confronti di Isi.
Altresì chiediamo all’azienda di prendersi le proprie responsabilità nei confronti dei lavoratori, che non ne possono più di false promesse" si legge in una nota della RSU Italia Solare Industrie.