"The Lamb Lies Down on Broadway" il Concept Album dei Genesis, ripresentato e reinterpretato da Max Gazzé alla Fortezza da Basso / live-on di Firenze, un'avventura surreale ed onirica che lascia molto spazio all'interpretazione personale ed emotiva. Il perché di questo evento è forse rintracciabile nel successo dell'evento proposto un anno fa, riproporre pietre miliari del Rock, di ciò che questo ha rappresentato nella storia della musica e questa è la volta dello spettacolo che sarà diretto da Alessio Della Valle. "L'anno scorso abbiamo proposto Atom Heart Mother dei Pink Floid - ricorda Max Gazzé - una bellissima esperienza una grande emozione e riascoltandoli adesso questi capolavori dovremmo essere imbarazzati, tutti quanti, per come si è involuto il concetto di Rock in questi anni.
Quello che presentiamo è un Concept Album pieno di significati di riferimenti dialettici, è come fosse un lungometraggio musicale, mentre adesso siamo abituati atempi ridottissimi, siamo arrivati a produrre Album di tre canzoni, o comunque l'importante è che ci sia un singolo il resto può essere anche di un livello scadente" "Mi è venuta una gran voglia di realizzare un Concept - rivela il cantautore - perché ascoltando, riascoltando certi lavori si capisce quanto rimanga inespresso di tutto l'insieme riducendo l'espressione a pochi passaggi, quando invece ci sarebbe un mondo da esplorare" "Io sono un giovane di 43 anni - sottolinea sorridendo - ma vengo da un passato, e non credo che si tratti oggi di una contrapposizione di fonti di approvigionamento musicale, dai dischi piuttosto che da internet, il punto fondamentale è il modo, adesso si fa a gara a mettere un gran numero di brani nell'i pod, c'è quasi più gusto a fare il download che non ad ascoltare, ma poi i brani non vengono ascoltati nella loro interezza.
In più - aggiunge - troviamo il prodotto esposto in maniera standard, con variazioni di prezzo spesso e non di contenuto, per cui c'è chi si ritrova a mettere insieme nel carrello artisti e stili completamente diversi perché esposti in eguale modo sullo stesso scaffale" I cambiamenti avvenuti nel mondo della musica sono andati di pari passo con la moda: "Dirò di più, con la stessa cultura - prosegue Max Gazzè - con i Format che ci vengono imposti che hanno sottratto idee e coraggio di sperimentare, attreversiamo un periodo di decadentismo musicale e spero che avvenga qualcosa che possa portarci ad una svolta ad una nuova produzione, si è mosso qualcosa nei primi anni '90 adesso invece non c'è più niente" "Fino a pochi anni fa volevo crescere per arrivare ad un punto di esperienza in cui non si sbaglia più - racconta Max - ma adesso voglio raggiungere un altro traguardo ovvero quello di riuscire a mantenere gli errori senza cancellarli, ragionando con un cervello a legna e non con la tecnologia, saper mantenere l'errore significa essere arrivati ad una maturità musicale, l'imperfezione è ciò che rende viva la performance" Diversa e significativa si pone allora la realizzazione di un progetto come questo che coinvolge invece artisti di razza capaci di muoversi su un palco, che necessita di una organizzazione articolata che passa dalla ricerca del tema da proporre fino alla selezione degli interpreti che passa anche attraverso il web dove oramai molti giovani si mettono in mostra ed offrono il loro contatto diretto.
Il gruppo che accompagnerà Max - ma se lo chiedessimo a lui direbbe per il quale si mette a disposizione - sarà composto da Angela Kinczly (voce e chitarra), Francesco Cardelli (chitarra, cori), Marco Benedettini (chitarra, tastiere, cori), Danilo Beltrambini (tastiere), Marco Vannoni (batteria), Marcello Tana (basso), Emiliano Garofoli (tastiere e cori). "Io sarò più cantante che bassista, farò parte dei cori - spiega - cercherò di fare più cose possibili, proveremo e vedrò di mettermi a disposizione del gruppo di persone sul palco, ispirato spero da Peter Gabriel che ho sempre ritenuto un punto di riferimento, con la capacità di emozionare passando da tonalità maggiori a minori" Con queste performance si rischia di identificare il Big con lo spettacolo: "Al primo che chiede Cara Valentina lo allontaniamo - scherza Gazzé - credo invece che in molti verranno per ascoltare The Lamb l'opera dei Genesis e vedere il video originale di 94 minuti realizzato ad hoc per l'evento con tutte le ultime tecniche di proiezione compreso il 3D, da Cosimo Cappagli insieme a Marna Prest e Daniele Grosso" Il concerto vuol dare la possibilità al pubblico di comprendere profondamente le tematiche messe in luce dal testo, senza copiare il lavoro già fatto ma riproponendolo ex novo, con argomentazioni che sono ancora attuali, Peter Gabriel aveva visto oltre le barriere spazio temporali tra il reale e l'irreale, la violenza, l'amore, la gioia e la delusione. L'appuntamento è per il 7 agosto alle 21 e 30.
Posto unico. di Antonio Lenoci