Il 17 Marzo al Teatro Puccini il pianista, compositore, direttore d'orchestra Nicola Piovani terrà un Concerto in quintetto. Uno spettacolo che ha già toccato molte città d'Italia e d'Europa e per la prima volta arriva a Firenze. "Ho passato gli anni della giovinezza a Firenze - dichiara l'artista - mia moglie è fiorentina, una città difficile, con un pubblico esigente, occorre prepararsi bene. Il Puccini ha chiamato ed abbiamo risposto con entusiasmo, cogliendo anche il momento giusto con la disponibilità per le date che ci vedranno protagonisti". "Ci saranno vari brani in scaletta - spiega il maestro Piovani - del cinema, del teatro, della musica, anche quella scritta per De Andrè piuttosto che la sigla scritta per Anno Zero" Piovani infatti viene coinvolto durante il suo impiego come arrangiatore presso la casa discografica Produttori Associati nei due Album di Fabrizio De André Non al denaro, non all'amore né al cielo e successivamente in Storia di un impiegato dove comparirà in veste di co-autore. Gli esordi sono da ricercare in ambito universitario, negli anni della contestazione e dei collettivi: "Ho iniziato nel Cinema con i Documentari sulle attività studentesche - ricorda - ho lavorato per un cortometraggio con Silvano Agosti, da lì mi ha chiamato Bellocchio per la colonna sonora di Nel nome del padre" Collaborerà in seguito con i fratelli Taviani, Nanni Moretti, Mario Monicelli, Giuseppe Tornatore e Federico Fellini diventando un vero punto di riferimento per le colonne sonore. Con La Vita è Bella di Roberto Benigni arriva anche un Oscar, sodalizio con il comico e regista toscano che già si era formato al tempo di Tuttobenigni dove il maestro Piovani scriveva le note di Quanto t'ho amato.
Amato anche in Francia dove a Cannes ha ricevuto il riconoscimento di Cavaliere dell'ordine delle Arti e delle Lettere dalle mani del ministro della Cultura della Repubblica francese. L'esperienza negli States al fianco dell'esuberante Benigni che tutti ricordano nella camminata storica sopra le poltrone: "L'emozione era entrare in un taxi di Los Angeles - spiega Piovani - e scoprire che si sentiva la nostra musica, il tema de La Vita è Bella ascoltato tranquillamente dal tassista immerso nel traffico della grande metropoli.
Suonare in Teatro è un po' raggiungere questo, vedere l'immediato effetto della musica, significa toccare con mano l'emozione, arrivare ad un pubblico in carne ed ossa" Sui brani presentati non si sbilancia ulteriormente: "Ci sarà anche uno spazio dedicato al cinema di Moretti, un programma vasto, che può essere modificato e regalare varie soluzioni realizzative" "Tra i miei vari lavori c'è un film che si chiama Kaos, di Paolo e Vittorio Taviani - conclude il maestro - io scrivevo mentre stava nascendo mio figlio e forse la densità di emozioni più forte è racchiusa in quel ricordo" di Antonio Lenoci