L’ASEV, presenta anche quest’anno un appuntamento gratuito con il teatro del racconto (nel 2009 la performance fu centrata sulla storia della Lebole e delle sue operaie), proseguendo nel suo impegno nella diffusione della conoscenza del nostro recente passato visto come momento di educazione per la crescita della consapevolezza di chi siamo e da dove veniamo. Domani, giovedì 22 luglio alle ore 22, nella suggestiva location del piazzale di fronte all’ex vetreria Taddei (attuale sede dell’ASEV) in via delle Fiascaie ad Empoli, andrà in scena lo spettacolo "La Turnàta - Una Storia di emigrazione italiana negli anni ‘60 e ’70". Lo spettacolo dal forte contenuto sociale fa parte del Festival empolese “Luci di scena”, a cura del Comune di Empoli con la direzione artistica di Giallo Mare Minimal Teatro.
L’evento è stato realizzato grazie all’impegno di ASEV con il contributo di alcune aziende del tessuto locale: l’ingresso alla serata è gratuito. La performance teatrale è stata scritta, diretta e interpretata da Mario Perrotta assieme a Nicola Bonazzi e narra le storie di emigrazione italiana negli anni '60 e '70. In Svizzera la legge, sino al 2005, violando i più essenziali diritti umani, impediva, tra l'altro, ai lavoratori definiti "stagionali" di portare con loro moglie e figli.
Per tutta risposta gli italiani nascondevano moglie e figli nel portabagagli e lì iniziava la loro storia di clandestini reclusi in casa per anni. Nino è un bambino di nove anni che non ha mai visto il mondo fuori da quella stanza in cui vive col nonno, la mamma e il papà. Ma la morte del nonno scatena un rocambolesco viaggio di ritorno al paese, su una fiammante Alfa Giulia 1300, con in macchina il padre, la madre, un operaio sindacalista e il nonno morto. Mentre il mondo è incollato al televisore per guardare lo sbarco sulla luna, si consuma questo ritorno "mitico" alla terra d'origine.
Racconto in bilico tra dramma e commedia all'italiana. La Turnàta ha fatto parte della trasmissione radiofonica Emigranti Esprèss andata in onda su Radio 2 Rai dal 18 dicembre 2006 al 5 gennaio 2007. Il testo della trasmissione è diventato un libro edito da Fandango nel marzo 2008.