Il Consiglio comunale di Firenze si è raccolto in un minuto di silenzio alle 16:55 l’ora in cui scoppiò la bomba in via D’Amelio che uccise Paolo Borsellino e la sua scorta il 19 luglio 1992. L'attentato seguì di due mesi la strage di Capaci, in cui fu ucciso il giudice Giovanni Falcone, segnando uno dei momenti più tragici nella lotta alla mafia. “Furono – ha detto il presidente del Consiglio comunale Eugenio Giani - due eroi che diedero esempio di legalità e di un impegno civile alto in cui tutti gli onesti si possono riconoscere”. Giani ha poi ricordato anche il giudice Antonio Caponnetto “una figura di riferimento che guidò il pool antimafia, la cui storia fu strettamente legata a doppio filo con quella dei due magistrati uccisi”. (lb) La foto è tratta dall'album di Iconauta su flickr.
Il Consiglio comunale di Firenze in silenzio per ricordare Borsellino
Giani su Falcone e Borsellino: "Due eroi che diedero esempio di legalità e di un impegno civile alto in cui tutti gli onesti si possono riconoscere".