Sono stati più di 600 mila i destinatari dei quasi 64 mila interventi formativi (corsi, stage, voucher, apprendisti) attivati grazie al programma operativo toscano Obiettivo 3 2000-2006, il periodo di programmazione del Fondo sociale europeo nella nostra regione che solo oggi si è formalmente concluso. I dati sono stati riportati nel rapporto di esecuzione presentato alla riunione del comitato di sorveglianza svoltasi a Massa nei giorni scorsi. Oltre la metà dei destinatari, che in tutto sono stati 610 mila (lavoratori, disoccupati, giovani, imprenditori, soggetti svantaggiati), è costituita da donne.
"A fronte di una spesa pubblica totale di poco meno di 678 milioni di euro, cioè del 97,2% delle risorse assegnate - spiega l'assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini - abbiamo attivato in Toscana risorse complessive pari a poco più di 729 milioni, tenendo conto del contributo dei privati. Così facendo la Toscana è stata in grado di far fronte al 103% del costo totale previsto, confermandola fra le regioni più virtuose nell'utilizzo dei fondi europei.
Si tratta di interventi importanti, che hanno contribuito a qualificare il nostro capitale umano e che hanno permesso alla Toscana di essere più reattiva di fronte alla crisi". Sempre nel corso della riunione è stato fatto anche il punto sul periodo di programmazione in corso, quello 2007-2013. Anche su questo fronte, che sconta i gravi effetti della crisi economica, la situazione della Toscana appare in costante miglioramento, con un buon livello di efficienza. Al 31 marzo già 57.000 persone sono state coinvolte in progetti ed attività concluse o in fase di realizzazione.
"Il Fondo sociale europeo - ha ricordato l'assessore Simoncini - ha subito nel 2009 una considerevole battuta d'arresto a seguito della cosiddetta 'programmazione anticrisi', che ha trovato la sua formalizzazione nell'accordo sottoscritto fra le Regioni ed il Governo sugli ammortizzatori sociali in deroga. In base a tale accordo la Regione si è dovuta impegnare a sostenere con le risorse del Fse il pagamento della cassa integrazione in deroga dei lavoratori toscani". "Ad oggi - prosegue l'assessore - sono 100 i milioni di euro (50 milioni per il finanziamento degli ammortizzatori sociali e 50 milioni per finanziare gli interventi di politica attiva a favore degli stessi beneficiari del sostegno al reddito) che la Regione ha 'vincolato' sul Fse a favore del 'programma anticrisi'".
Allo stato attuale il Fse registra una capacità d'impegno pari a circa 220 milioni di euro, corrispondenti al 33,1% del totale del programma ed una capacità di spesa pari a circa 72 milioni di euro, corrispondenti all'11%. Un salto abbastanza deciso, visto che nel dicembre 2009 la capacità di spesa era attestata sul 29,3%. I progetti approvati, sempre al dicembre 2009, erano 9.891 (l'anno prima erano stati 785), di cui il 58% avviati e il 37,7% conclusi. Grazie ai 665 milioni di cui disponiamo fino al 2013 il Fondo sociale europeo si conferma, secondo l'assessore Simoncini, uno strumento fondamentale non soltanto per combattere la crisi ma anche per far ripartire lo sviluppo della Toscana. di Barbara Cremoncini