Se portare con sè un ricordo che va oltre la bottiglia è il principale desiderio di chi sceglie di viaggiare alla volta dei distretti enologici del Belpaese, il territorio del Chianti Classico ha ottenuto un successo che ha pochi equivalenti in Italia ed in Europa, forte di una “denominazione-icona” conosciuta in tutto il mondo, perché sinonimo non solo di etichette prestigiose, ma soprattutto perché capace di comprendere in sé la storia, la cultura e l’identità sociale di una regione “culto” e dal lifestyle inconfondibile.
Da oltre un secolo territorio modello del turismo del vino in Italia, con oltre 1 milione di enoappassionati che lo visitano ogni anno, il Chiantishire è un “evergreen”, un grande classico che non passa mai di moda, con un’offerta capace di soddisfare tutti i gusti: “Classico è” (dal 29 maggio al 5 giugno; info) è l’occasione in cui tutto il distretto si mette in mostra, dedicando agli amanti del buon bere un cartellone di eventi unico, promosso dal Consorzio Vino Chianti Classico, che arricchisce le proposte all’insegna del wine e food che il territorio offre durante tutto l’anno. Dai castelli secolari ai paesaggi immutati dal Medioevo, dalle aziende dove la tradizione di produrre il vino e l’olio si tramanda di generazione in generazione fino alle “cantine d’autore” che, grazie all’intervento di architetti di fama internazionale, rappresentano delle vere e proprie attrazioni turistiche.
Ma anche centri di sperimentazione tecnologica all’avanguardia, per otto giorni il distretto del Gallo Nero apre le sue porte a tutti gli enoappassionati. Al vino è dedicato un “Circuito” ad hoc, con la novità 2010 delle DegustaZone, giornate dedicate ai sottoterritori del Chianti Classico, in un’antica via di paese, in una piazza o in un giardino storico, dove prima si assaggia guidati dai produttori e poi si partecipa ai seminari per conoscere le diverse caratteristiche espressive dei vini, da quelli di Castellina, Greve, Panzano e Radda in Chianti ai vini della valle di Lamole, fino a quelli di Castelnuovo Berardenga, Barberino Val d’Elsa, San Casciano in Val di Pesa e Tavarnelle Val di Pesa.
In alternativa, ci si può recare direttamente nelle oltre 130 cantine aperte per l’occasione, portando con sé il Passaporto del Chianti Classico personalizzato, con i timbri che testimoniano la propria sosta in cantina. Il più timbrato a fine manifestazione vincerà un soggiorno nel Chianti per due persone. Per i più giovani, l’appuntamento è nelle enoteche con gli Happy Hour e la degustazione gratuita di Chianti Classico del territorio, o con gli Aperitivi Jazz, all’insegna della buona musica e dei grandi vini griffati Gallo Nero.
Infine, si potrà anche andare a lezione per “Diventare sommelier in 50 minuti”, con Leonardo Romanelli. Anche la gastronomia avrà un suo “Circuito” speciale, grazie a “Il Classico a tavola”, un’esperienza culinaria a 360°, con la possibilità di avere un autista a propria disposizione, per non preoccuparsi del ritorno: dalla riscoperta delle più antiche tradizioni culinarie, con le specialità del territorio preparate dalle loro interpreti più fedeli nel “Palio delle Massaie”, a “Le Stelle in Cantina” con grandi chef ospiti delle “cucine” degli antichi castelli (da quello d’Albola al Castello di Verrazzano), fino allo “street food” con il Festival dei cibi di strada, in collaborazione con Slow Food.
E a “Classico è”, ci sarà anche il presidente internazionale di Slow Food Carlo Petrini che incontrerà tutti gli enoappassionati. Con il “Circuito della cultura e del turismo” sarà possibile partecipare alle performance in cantina, con mostre, installazioni e spettacoli teatrali di ogni tipo, e visitare, accompagnati da una guida, i luoghi dove nasce il Gallo Nero - dai castelli alle abbazie, dalle piccole alle grandi aziende - con speciali Tour dedicati alla scoperta del Chianti Fiorentino e del Chianti senese, oltre alla possibilità di sperimentare i più “classici” itinerari a piedi e in bicicletta.
Tra le curiosità, “Il Palio incontra il Chianti Classico”, una caccia al tesoro alla scoperta della figura del gallo nell’iconografia del Palio di Siena.