E’ l'ora dello sciopero. Il prossimo 23 maggio i vigili di Firenze incroceranno le braccia e terranno i fischietti in tasca. Dopo mesi di trattative il Consorzio Sindacale Autonomo (il sindacato più rappresentativo tra gli appartenenti al Corpo della Polizia municipale di Firenze) ha deciso di dire “basta al gioco di aperture e chiusure inscenato, senza nessuna reale volontà di accordo” da perte dell’amministrazione comunale. A quattro mesi dall’apertura delle trattative per dare risposta alle questioni poste dal sindacato, infatti, nessun accordo è stato ancora trovato. “Anche la Prefettura - racconta il responsabile del Csa per la Polizia Municipale di Firenze Andrea Sedicini – non ha potuto non constatare l’esito negativo degli incontri avvenuti tra i rappresentanti dei lavoratori e i dirigenti dell’amministrazione fiorentina.
Non abbiamo ricevuto risposte circa l’aumento del 30% (come stabilito dagli accordi del 2009) relativo alle indennità di disagio per il lavoro notturno-festivo, né alla revisione di tale sistema di attribuzione delle indennità, né sul pagamento parziale del premio incentivante/produttività 2009. Così come insufficienti sono state le controproposte dell’amministrazione circa il rispetto dell’accordo su ‘le 35 ore’, l’Accordo Sicurezza e il congelamento delle progressioni economiche orizzontali per l’anno 2009”. La rottura però è anche politica. “Dalle elezioni comunali – continua Sedicini Andrea - abbiamo atteso prima l’insediamento del nuovo sindaco e poi quello della nuova dirigenza del Corpo della Polizia Municipale.
Eravamo fiduciosi circa la soluzione di molteplici problematiche riguardanti il personale del Corpo della Polizia Municipale già presenti anche con la precedente amministrazione. A tutt’oggi però, nonostante siano trascorsi diversi mesi, la situazione non è cambiata, anzi… il sindaco ha richiesto ulteriori impegni al personale della Polizia Municipale: la pedonalizzazione del Duomo, i presidi fissi agli incroci, i controlli ai mendicanti ed ai venditori abusivi oltre a tutti servizi notturni e festivi di routine che comportano sicuramente stress e rischi maggiori”. “Siamo stati ripagati con la chiusura totale.
Il sindaco, che ha ben pensato di tenersi la delega alla Polizia Municipale, sapendo benissimo quanto sia strategico e mediatico questo settore, non ci ha mai incontrati nonostante le nostre richieste e non ha mai presenziato agli incontri in sede di procedura di raffreddamento obbligatoria presso la Prefettura. Ci sono accordi di settore che l’amministrazione non rispetta, gli straordinari vengono pagati in ritardo, ancora è stata data solo un’applicazione parziale al contratto decentrato del 2009 sottoscritto dall’amministrazione.
Per finire in bellezza si apre la prospettiva di veder diminuito il premio incentivante la produttività, di non aver alcun aumento, neppure quello già sottoscritto dall’amministrazione, per i servizi particolarmente disagiati come i notturni le domeniche e tutte le festività di calendario”. “E’ una decisione dura quella di scioperare - prosegue Sedicini - ma non potevamo fare altrimenti e ai lavoratori spettano delle risposte ormai da troppi mesi”.