"Anno nuovo… nessuna nuova". Come preannunciato nello scorso mese di dicembre, in seguito alla rottura dei rapporti tra Comune di Firenze e sindacati, Csa sezione di Firenze ha indetto uno stato di agitazione della categoria. E’ sul tavolo degli Amministratori fiorentini e del Prefetto di Firenze, l’indizione dello stato di agitazione del personale della Polizia Municipale e la richiesta di tentativo di conciliazione. “La misura è colma – dichiara Andrea Sedicini il responsabile cittadino del Consorzio Sindacati Autonomi, Dipartimento Polizia Locale – dopo la rottura delle trattative, abbiamo chiesto in dicembre al sindaco Renzi un incontro urgente, ma ad oggi non è arrivata alcuna risposta”. Questa organizzazione contesta il mancato rispetto degli accordi sottoscritti con l’amministrazione comunale fiorentina e in particolare: l’ultimo Contratto Collettivo decentrato firmato meno di un anno fa, l’accordo sull’articolazione dell’orario di lavoro (anno 2007) e l’accordo sulla ‘sicurezza’ degli operatori del 2008. “Il messaggio – continua Sedicini – dell’Amministrazione è stato chiaro: grazie per aver lavorato per l’anno 2009, ma non possiamo corrispondere ai lavoratori le indennità di disagio notturno-festivo, l’aumento del 30% relativo alle indennità di disagio notturno e/o festivo per gli anni 2008/2009, la revisione dell’indennità d’orario notturno e/o festivo, il pagamento delle indennità di responsabilità e del premio incentivante (quest’ultimo legato la merito e alla valutazione del lavoratore), oltre al congelamento delle progressioni economiche orizzontali”. Tutti istituti previsti dall’ultimo Contratto Collettivo Decentrato firmato solo qualche mese fa.
“Oggi l’Amministrazione ci dice di avere delle difficoltà a pagare – dichiara il rappresentante sindacale e membro dell’Rsu Vittozzi Vincenzo - quanto spetta di diritto ai lavoratori, mentre per altre iniziative ci sembra che i soldi non manchino. E’ una politica che non possiamo accettare”. Non sono poi certo di minore importanza le inadempienze dell’amministrazione, secondo Csa, per quanto concerne l’accordo sulla Sicurezza che prevedeva tra l’altro l’acquisto della macchine con cella di sicurezza (esigenza resasi urgente allorquando 10 agenti della Polizia Municipale furono sottoposti a profilassi per essere venuti in contatto con un soggetto in stato di arresto afflitto da tubercolosi). Senza poi dimenticare il mancato supporto di Polizia giudiziaria alle pattuglie sparse sul territorio, l’utilizzo ancora dei vigili ai varchi della Ztl notturna (invece che destinarli ad attività di maggior servizio alla cittadinanza) invece che l’installazione di varchi elettronici, così come previsto dagli accordi. “E’ l’ennesimo caso – conclude Vittozzi del Coordinamento sindacati Autonomi – in cui l’Amministrazione non si comporta in modo né virtuoso né rispettoso verso i propri dipendenti e verso gli accordi siglati, mentre è sempre pronta a chiedere ai lavoratori il rispetto di quanto stipulato (ci sembra giusto)… salvo poi non essere pagati (non ci sembra giusto).
Siamo pronti a mobilitare la categoria della Polizia Municipale. Saranno i lavoratori a dirci come proseguire la lotta”.