L'arrivo a Firenze dell'artista Jan Fabre in scena il 12 e il 13 maggio all'interno della Stazione Leopolda (zona Porta a Prato), ha sollevato la protesta animalista, approdata anche a Palazzo Vecchio grazie a una mozione discussa il 10 maggio. Jan Fabre e' noto, ad esempio, per l'installazione tenuta nel 2007 al Palazzo Reale di Bruxelles, dove l'"artista" ha rappresentato le proprie opere tramite l'utilizzo di animali morti (vitelli e renne imbalsamati, cani e gatti appesi a ganci, teste di cigni, soffitti costellati di scarabei). Nei giorni scorsi le caselle di posta elettronica della Fondazione erano state intasate dalle proteste degli animalisti che chiedevano la sospensione dello spettacolo, annunciando un presidio nel corso della rappresentazione.
Ma la compagnia si era difesa dichiarando che «nella performance non si fa male ad alcun canarino» e che Fabre «chiede alle persone con cui lavora di trattare gli animali dolcemente e con rispetto». L'assessorato alla cultura di Firenze garantisce che l'artista non verra' meno alle normative europee vigenti, ma le associazioni LIDA, PRO ANIMALS, OIPA, LAVERABESTIA-ORG e CEDA ribattono che durante lo spettacolo verranno esposti volatili costretti in gabbie che potrebbero essere non consone al regolamento comunale in vigore (art.
32, art. 33).