Tra Viola e Bianconeri termina in parità

Dopo pochi minuti è già vantaggio del Siena con Vergassola imbeccato da Calaiò, torna lo spauracchio della partita in salita per i viola che reagiscono e spingono i senesi nella propria metà campo. Arriva il pareggio con Marchionni. Finisce così

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 maggio 2010 00:32
Tra Viola e Bianconeri termina in parità

Per chi si ricordava ancora Montaperti, difficile ci fossero testimoni oculari, più facile degli appassionati di storia, il campanilismo ha lasciato il passo al clima mesto di fine campionato, pochi i supporters senesi e spazi anche tra gli spalti dei viola. Applausi per il video proposto dalla Società gigliata nel quale si riassume una stagione fatta di grandi istanti, di imprese, di delusioni, ingiustizie, sconfitte. Durante la messa in onda del filmato sul megaschermo dell'Artemio Franchi qualcuno ha sussurrato "Però ci siam divertiti quest'anno, son stati bei momenti" Prandelli manda in campo Liajic e Keirrison dal primo minuto, a sostegno dei giovani ci sono Montolivo, Bolatti, Jovetic e Marchionni.

Dietro la difesa vede Gobbi a fare il vice di turno e De Silvestri a presidiare la fascia destra, centrali il duo dei granitici insospettabili eppure necessari Kroldrup e Natali, grande stagione per loro e grande cuore per aver sopperito a carenze d'organico con classe e generosità. Parte forte il Siena che al terzo è gà in vantaggio con un'ottima azione, Maccarone pesca con un lungo lancio Calaiò in posizione regolare mentre la difesa viola si raccoglie e si attarda, lo stesso mette nel mezzo di esterno sinistro per Vergassola che, davanti a Frey, deve solo appoggiare in rete. Gelo sul Franchi che non si aspettava l'ennesima partenza falsa.

La Fiorentina però c'è e si fa vedere, pressa e chiude il Siena nell'area sotto la Curva Ferrovia. Al 15' Jovetic e Marchionni confezionano il pareggio che riabilita il morale e fa ripartire il tifo con maggiore intensità. Ci provano Liajic e Jovetic, il primo con brio e spregiudicatezza anche su calcio piazzato, il secondo con ordine e classe ma senza trovare la porta. Il Siena non attacca più ma rischia di portarsi sul 2 a 1 con una palla vagante in area viola. Termina il primo tempo con un tiro in porta per parte, le due reti messe a segno. Nella ripresa entra Gilardino per un annebbiato Keirrison. Ancora una volta è il Siena a farsi pericoloso con Maccarone.

Un buon Frey si oppone, il portiere viola difenderà la porta in più occasioni confermandosi indispensabile nella retroguardia gigliata. Dentro anche Zanetti per Marchionni. Gilardino non aggancia in area e perde un'ottima occasione. Sul terreno di gioco entra anche Donadel per Bolatti, autore di una prestazione sottotono. Gilardino viene fermato per un fuorigioco inesistente che avrebbe visto il bomber di Biella a tu per tu con Curci, è l'ennesima azione frenata sul nascere per Alberto che viene anche redarguito dall'arbitro Tozzi per le accese proteste. Malesani inserisce Larrondo per Maccarone ed è proprio il neo entrato a colpire in pieno il palo sul finale dopo un momento di amnesia difensiva in cui i viola aprono il centro dell'area agli avversari. Finisce in parità, non serve a nessuno.

I calciatori salutano il pubblico di casa portandosi al centro del campo, gli applausi non mancano, ma in altre circostanze sarebbe stato un momento ben diverso da vivere senza abbandonare gli spalti di un solo metro. Dopo la gara svanisce il silenzio stampa e troviamo con piacere le parole di capitan Riccardo Montolivo, uno dei gladiatori viola anche in questa occasione temerario ed ultimo a mollare, assieme a De Silvestri ed un buon Gobbi. "Allo stadio c'era molta gente - dichiara Montolivo - nonostante le premesse ci tenevamo a vincere, ci abbiamo provato fino alla fine, ci spiace e non credo si sia rotto qualcosa, il gruppo è solido, la proprietà presente, il mister anche, ripartiremo alla grande: di questa stagione prendo le cose positive e quelle negative, l'attaccamento della gente come in questo momento, le serate di Championse sono convinto che Prandelli rimanga, speriamo sia con noi l'anno prossimo".

Parla anche Andrea Della Valle: "Da un mese a questa parte c'è girato tutto male - commenta - ma prendiamo spunto dal video che è abbiamo appena visto al Franchi... dice tanto: sono stati comunque 5 anni fatti alla grande. Non vorrei tornare ancora sulla squadra - sottolinea - ne ho già parlato tanto la settimana scorsa. Fidatevi di questa proprietà, faremo un bel gruppo - annuncia - abbiamo mesi per lavorare nel mercato e se stiamo tutti uniti possiamo ripartire alla grande.

Nelle prossime settimane ci incontreremo con Prandelli, Corvino e vedremo. Non so se ci saranno cessioni importanti, puntiamo a inserire dei giocatori nuovi e la cosa fondamentale è continuare a dare fiducia a questa società. Abete non mi ha mai chiesto Prandelli - e conclude - Corvino è stato chiaro sul futuro del nostro mister quindi non c'è da preoccuparsi". Proprio Corvino così chiude la serie degli interventi: "Ripartiamo dal nostro allenatore, dalla rosa che abbiamo costruito con sacrificio in questi cinque anni.

Questa è la nostra base - spiega - da qui si riparte per cercare di migliorare la squadra, sprattutto se ci saranno altre risorse importanti. Altrimenti, attraverso il mercato - evidenzia il DS - lavoreremo per costruire una Fiorentina importante, che parta dietro le quattro grandi. La proprietà ha ribadito più volte quella che è l’idea su Prandelli, lo abbiamo già detto più volte chiaramente. Da parte della società non c’è nessun cartello “vendesi” sui grandi giocatori, non ho motivo di pensare che qualcuno vada via.

Mutu? E’ importantissimo - risponde - bisogna però analizzare bene la situazione. La società punta su Jovetic - precisa e conclude - cercheremo di capire bene la situazione anche a livello tecnico, se farli convivere senza sacrificare o l'uno o l'altro..." Per un futuro che sia di minor sacrificio e di maggiore soddisfazione, questo si augurano i sostenitori della squadra gigliata, che sono rimasti al fianco della società dell'allenatore e dei giocatori e che, forse per semplice ricerca di stimoli e motivazioni personali o per lenire il mal di Franchi che succede alla conclusione di ogni campionato, avrebbero gradito concludere con una vittoria schiacciante sui vicini di Siena, oramai in Serie B con la voglia e l'orgoglio di crederci sempre, e di tornare presto nella massima serie. di Antonio Lenoci

Collegamenti
In evidenza