Avanti sul Piano provinciale per i rifiuti, con il rispetto dei tempi e delle tappe di realizzazione del termovalorizzatore, definizione del Trasporto pubblico locale con un profilo distaccato senza svolgere e senza accettare invasioni di campo, sì alla creazione del Museo storico della Resistenza in accordo gli altri enti locali. Intanto, avvisa il presidente Andrea Barducci, il 12 maggio la Provincia di Firenze firmerà insieme alle Province di Prato e Pistoia un protocollo sulla gestione del turismo a livello metropolitano, mentre, avvisa l’assessore Giacomo Billi è in arrivo anche un accordo con la Provincia di Siena per la valorizzazione del Chianti e sono in studio proposte con Arezzo e Bologna.
Novità e conferme sono state illustrate dal presidente Andrea Barducci, durante il confronto in Consiglio provinciale sul bilancio consuntivo dell’Amministrazione (che è di 281 milioni di euro di spesa, di cui 88 milioni per investimenti), dell’Agenzia per la promozione turistica (1 milione e 700 mila euro circa) e del Parco di Pratolino (circa 800 mila euro). “Un esercizio – ha osservato Barducci – di passaggio tra due diverse amministrazioni, improntato alla sobrietà nell’utilizzo delle risorse pubbliche, innanzitutto per una scelta di fondo che caratterizzerà il nostro mandato ma anche per gli effetti della situazione complessiva del Paese e del Patto di stabilità”.
L’assessore al Bilancio Tiziano Lepri ha evidenziato come nel 2009 siano venute a regime tutte le conseguenze delle scelte fiscali operate nel 2008 (ad esempio avere portato al mimino tutte le imposte provinciali), collocate in un contesto economico-finanziario generale negativo e tale da avere prodotto sul bilancio e sulla gestione della Provincia alcune difficoltà. Senza inficiare, tuttavia, gli equilibri e la saldezza dei conti. Il bilancio, anzi, si chiude con un avanzo, prodotto dalla revisione e dal riaccertamento dei residui sia attivi che passivi.
“I servizi e l’attività dell’ente sono proseguiti, mantenuti, osservati e non ci sono elementi di instabilità nella gestione dei conti”, ha spiegato Lepri. Bisogna tenere conto che la crisi del mercato delle auto ha di riflesso penalizzato le entrate in capo alla Provincia per l’imposta di trascrizione dei veicoli (meno 10 milioni di entrate tributarie nel 2009 rispetto al 2008 e meno 16 milioni rispetto al 2007). Sulle imposte la legge blocca ancora per due anni la possibilità di intervenire per una rimodulazione.
La discussione in Consiglio provinciale – che ha poi approvato l’esercizio consuntivo con l’approvazione di Pd, Sinistra ecologia e libertà e Italia dei valori (contrari Pdl, Lega nord e Rifondazione comunista) – ha dato modo a Barducci di illustrare alcune linee prioritarie che vanno nella direzione del progetto della Città metropolitana Firenze-Prato-Pistoia, rallentato dalla recenti elezioni regionali e ora di nuovo in corsa. “Noi vogliamo che fra Comuni, Province e Regione – ha osservato il presidente - vi sia una quadro certo e limpido di assegnazione di competenze, che non siano sovrapponibili.
Per questo vanno riorganizzati gli Ato e bisogna pensare a un superamento dei Consorzi di bonifica”. Sottoscritto intanto un protocollo con la Provincia di Prato, quella di Pistoia e alcuni Comuni, tra cui quello di Campi Bisenzio, per la valorizzazione del patrimonio archeologico. Disponibilità a un condivisione sul governo dell’interporto di Gonfienti. Sul piano più generale del ruolo delle autonomie locali, Barducci ha annunciato che sono convocati per il 21 maggio a Perugia gli stati generali del Centro Italia, ai quali la Provincia di Firenze partecipa anche come prima Provincia d’Italia entrata nella rete delle città strategiche.
“Non possiamo leggere il progetto della Città metropolitana nei numeri del consuntivo – ha commentato Massimo Lensi del Pdl –. Siamo ancora a zero. Il confronto con il Comune di Firenze evidenza che le linee guida del suo piano strutturale vanno a bloccare qualsiasi intervento della Provincia per lo sviluppo. Sul Trasporto pubblico locale, attendiamo gli esiti concreti del protocollo d’intesa per l’esercizio delle associate per i Comuni”. “Molti aspetti del consuntivo – ha detto Guido Sensi, del Pdl – denotano un cambio di indirizzo nelle politiche di rappresentanza della Provincia.
C’è un cambio di marcia, anche se Barducci era nella Giunta precedente. Risparmi nella cultura, ma non sappiamo ancora a cosa siano finalizzati. Ci vorrebbe un colpo d’ala”. Sensi è critico verso l’assessore alla Cultura Carla Fracci. “Constato un rallentamento sulla Città metropolitana e non credo dipenda dal consuntivo”. Riccardo Lazzerini, di Sinistra ecologia e libertà, ha ripercorso alcuni punti illustrati da Barducci, Lepri e Billi e ha posto come priorità da ricordare nell’azione amministrativa “il no al nucleare e alla mercificazione dell’acqua.
Bene l’impegno in ordine alla promozione del lavoro e anche del rilancio di alcuni settori di qualità, come ad esempio quello del Cotto”. “La solidità del nostro bilancio è reale”, ha osservato nel dibattito in aula, la consigliera del Pd Sara Biagiotti, che annunciato anche un ordine del giorno di accompagnamento alla votazione sul consuntivo per sottolineare le linee politiche adottate da una parte e il disagio da esprimere al Governo nazionale per un ripensamento dei parametri per la spesa corrente e per gli investimenti. Per il consigliere del Pdl Piergiuseppe Massai bisogna tenere conto che grazie al Patto di stabilità “non abbiamo come Paese i problemi che investono ad esempio la Spagna”.
In passato è stata “alta e ingiustificata la pressione fiscale della Provincia e andrebbe fatta qualche autocritica in ordine a mancati investimenti in infrastrutture e servizi”. Le nuove scelte dell’Amministrazione provinciale prevedono per Federico Tondi (Udc) la grande scommessa della città metropolitana da una parte e dell’altra chiarezza in ordine alle partecipate, “mantenendo quelle strategiche e chiudendo quelle che non funzionano. Buona parte delle minori tasse annunciate nel corso della precedente amministrazione, la creazione di società ad hoc come Florence Multimedia, il Genio Fiorentino, la Galleria delle Carrozze hanno avuto un obiettivo politico, più che amministrativo”. “Condividiamo l’atteggiamento scelto da Barducci su questioni di grande respiro, come nella vicenda del Maggio Musicale e della difesa della Costituzione e della Resistenza – ha detto il capogruppo di Rifondazione comunista Andrea Calò -.
E’ giusto che gli Enti locali dicano che non ci stanno rispetto alla crisi in atto: ci sono scelte che hanno nome e cognome e che hanno impoverito. Ci aspettiamo adeguate politiche del lavoro da parte della Provincia e un allargamento delle politiche di welfare”. Marco Cordone, della Lega nord, rimarcando il ruolo di “un’opposizione leale”, ha però sottolineato positivamente il passaggio “sull’abolizione dei consorzi di bonifica, cha aiuta a semplificare i costi della politica”. Riccardo Clementini, per l’Italia dei Valori ha espresso la convinzione positiva “per l’operato del Presidene e della Giunta”. Quello della Provincia “è un bilancio del non più e del non ancora”, per il capogruppo del Pdl Samuele Baldini.
“Siamo in presenza di un ente – ha spiegato – non all’altezza dei bisogni e delle esigenze dei fiorentini. C’è un quadro disarticolato di interventi, nonostante alcuni sforzi dell’Amministrazione. Il federalismo, certo in un contesto di solidarietà nazionale, porterà èiù responsabilità”. Il capogruppo del Pd Stefano Fusi sottolinea da una parte lo spirito che anima la Giunta Barducci con messaggi positivi e valoriali; dall’altra “siamo in presenza di un bilancio sano e solido che denota una buona e corretta amministrazione, nonostante le criticità dovute alla riduzione delle entrate tributarie e ai limiti del Patto di stabilità”.
Circa i consorzi di bonifica, replicando indirettamente a Cordone, “non facciamo demagogia: altro è il superamento altra è l’abolizione: mi auguro che il Governo nazionale faccia quello la Provincia di Firenze ha fatto per la difesa del suolo, investendo risorse, competenze e innovando”.