«Alla fine di tutte le procedure di riscossione è risultato che solo un 4-5% di famiglie è inadempiente. Il Comune di Firenze è dunque in linea con le altre città italiane. Naturalmente sono in essere tutti i meccanismi previsti dalla legge per recuperare le somme dovute». E’ quanto ha sottolineato l’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi rispondendo, ieri pomeriggio in consiglio comunale, ad un’interrogazione del PdL sulla “morosità mense scolastiche”. «I bambini iscritti alla refezione scolastica per l‘anno scolastico 2009/10 sono 25.159 corrispondenti a 19.639 persone paganti – ha spiegato l’assessore - considerato che il bollettino è indirizzato al genitore ed è unico per tutti i servizi usufruiti e per i figli che frequentano i servizi.
La previsione di entrata sull’esercizio 2010 è pari a 11.200.000 euro. Relativamente all’anno in corso, i dati sulle morosità sono parziali, in attesa del consuntivo di fine anno scolastico. «Ad oggi risultano 1.464 persone morose». «La procedura prevista per il recupero delle morosità – ha ricordato l’assessore Di Giorgi – è stabilita dal regolamento sul diritto allo studio del Comune di Firenze, la cui ultima modifica è stata recepita dalla delibera 25 approvata nel 2005 dal Consiglio comunale.
L’iscrizione ai servizi viene accolta seppur in presenza di morosità e parallelamente vengono attivate le procedure di riscossione coattiva, laddove negli anni precedenti sia accertato il mancato pagamento. Le fasi di recupero del credito sono articolate come segue: sollecito, messa in mora tramite ingiunzione, iscrizione a ruolo. All’inizio dell’anno scolastico viene inviato il sollecito relativo all’anno scolastico precedente». «I solleciti inviati per l’anno scolastico 2008/09 sono 4.576, pari ad 1.197.685,94 euro – ha spiegato l’assessore - di questi sono stati pagati 326.307,98 euro pari al 27% delle quote dovute.
Le messe in mora tramite ingiunzione, per l’anno scolastico 2007/08, sono 2.037 per una cifra di 874.144,29 euro. Le riscossioni sono ancora in corso e per ora il Comune ha incassato circa 100mila euro. Quanto alle ‘iscrizione del non pagato’ a ruolo per anno scolastico 2006/07 risultano 1.415 persone che hanno pagato per un totale di 694.331,12 euro. Indicativamente il ruolo viene pagato nella misura del 15% sull’importo originario. La procedura d’incasso del ruolo è lunga ed articolata e si conclude nell’arco di 6/7 anni prevedendo, in caso di mancato pagamento, il pignoramento dei beni non indispensabili e/o il fermo amministrativo dei mezzi, nonché l’ipoteca, laddove l’importo sia superiore a 20mila euro.
La procedura del ruolo è curata da Equitalia-Cerit ed è unica per tutte le morosità riscontrate per un unico soggetto da tutti gli uffici comunali». “Cinquecentomila euro: sono i soldi che il Comune non incassa per i furbetti delle mense. L’Assessore Di Giorgi rispondendo ad una nostra interrogazione ha fornito i dati della morosità in merito alle mense comunali”. Questa la dichiarazione dei consiglieri del PdL Marco Stella, Stefano Alessandri ed Emanuele Roselli.
“Gli iscritti totali al servizio mensa comunale sono 25.159 per una previsione di entrata nel bilancio 2010 di € 11.200.000 – hanno aggiunto i tre esponenti del centrodestra –. La morosità totale ammonta a € 870.000, il Comune riesce a recuperare soltanto 370mila euro, lasciando oltre 500mila euro di morosità annua. Il Regolamento del Comune di Firenze per il diritto allo studio, in merito alla refezione scolastica permette oggi alle famiglie in difficoltà economica di accedere al servizio mensa con tariffe differenziate, infatti le tariffe sono calcolate tramite ISEE, addirittura regolamento prevede in casi di particolari situazioni l’esonero del pagamento della mensa”.
“Ci chiediamo quindi – hanno sottolineato ancora Stella, Alessandri e Roselli – quali siano i motivi del mancato pagamento. Ci sono casi di genitori che non hanno mai pagato nel corso degli anni il servizio mensa? Assistiamo al paradosso che nel regolamento del servizio trasporto alunni a scuola l’articolo 5 dice ‘il mancato pagamento comporta la sospensione del servizio finché la situazione non venga regolarizzata’, mentre coloro che sono morosi nell’anno precedete vengono ammessi al servizio mensa”.
“Chiediamo all’Assessore – hanno concluso i consiglieri del PdL – che venga fatta una ricognizione il più possibile puntale sullo stato della morosità e delle cause relative alla morosità, quali sono i motivi di fondo che non consentono alle famiglie di poter pagare le retta; nel caso di evidenti difficoltà economiche siamo pronti a discutere sulle modalità di intervento per aiutare le famiglie ed i bambini, ma non possiamo accettare che ci siano dei ‘furbetti delle mense’, che pur potendoselo permettere non pagano il servizio scaricando il costo sull’intera collettività”.